E' ancora Giampiero Ventura l'arma segreta di questo Toro. Come fosse uno scherzo del destino, i due match disputati dai granata contro la Sampdoria (squadra del cuore per il tecnico genovese) hanno messo in mostra tutte le qualità e l'esperienza dell'allenatore ligure. Nella gara di andata, a 'Marassi', i cambi attuati da Ventura avevano consentito al Toro di vincere sulla Samp allenata da Atzori, già coinvolto in un fiume di polemiche e contestazioni. Il 2-1 maturato in rimonta nella ripresa, il 30 settembre scorso, è stato frutto dell'inserimento di Ebagua in attacco, al fianco di Bianchi, con Antenucci spostato a sinistra: l'ex Catania è stato devastante a Genova.

E così è stato anche ieri sera: l'ingresso di Meggiorini e Sgrigna per Bianchi e Oduamadi ha portato Antenucci a giocare ancora una volta in fascia, risultando nuovamente decisivo in un ruolo che non gli appartiene. La stessa mossa (che Iachini, allontanato dall'arbitro, ha potuto vedere solo dalla tribuna), a distanza di 21 partite, ha fruttato ben sei punti al Toro di Ventura: merito del tecnico e di una squadra che è cresciuta, seguendo la sua guida e il suo punto di riferimento tecnico.