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  • L'ascesa di Alisson e Strakosha: figli d'arte, da riserve a numeri uno del derby

    L'ascesa di Alisson e Strakosha: figli d'arte, da riserve a numeri uno del derby

    • Alessandro Pugno
    Saranno i portieri titolari in una delle partite più importanti della stagione: Alisson e Strakosha hanno saputo aspettare il loro momento, conquistando le porte di Roma e Lazio, parata dopo parata. Solo un anno fa, l’attuale numero uno della Roma era il vice-Szczęsny, mentre Strakosha, dopo il prestito alla Salernitana in Serie B, si preparava ad una stagione da terzo portiere, alle spalle di Marchetti e Vargic. Entrambi figli d’arte, sono oggi punti fermi di Brasile e Albania, oltre che dei rispettivi club: saranno uno di fronte all’altro, nella partita valida per la conquista di Roma.

    IL TALENTO BRASILIANO - Alisson fa parte di una famiglia di portieri: bisnonno e padre giocavano per squadre dilettantistiche, mentre il fratello Muriel era l’estremo difensore titolare dell’Internacional. Dopo undici anni passati nelle giovanili del club di Porto Alegre, nel 2013 Alisson fa il suo esordio in prima squadra, in seguito agli infortuni del fratello e di Nelson Dida: conquistato il posto da titolare, vince consecutivamente dal 2013 al 2016 il campionato Gaucho. Diventa ufficialmente un giocatore della Roma nel luglio del 2016: il portiere classe 92’ è una scelta dell’allora direttore sportivo Walter Sabatini, che lo acquista per otto milioni dall’Internacional. La prima stagione alla Roma lo vede impiegato solo in Coppa Italia e in Europa League, anche se Spalletti lo schiera dal primo minuto nell’andata del preliminare di Champions League contro il Porto, visto l’arrivo in ritiro, solo pochi giorni prima, di Szczęsny. Nonostante le pochissime presenze con la Roma, Alisson diventa titolare della Nazionale brasiliana, grazie alla fiducia del ct Tite: fiducia che anche la Roma dimostra, dopo l’addio di Szczęsny, affidandogli il posto da titolare, sia in campionato - dove tiene la porta inviolata in sette delle undici partite disputate -sia in Champions League. Nella massima competizione europea, la Roma non ha subito nemmeno un gol all’Olimpico, merito anche delle straordinarie prestazioni del portiere brasiliano, specialmente all’esordio contro l’Atletico Madrid, quando è stato indiscusso protagonista con interventi miracolosi su Vietto, Correa, Griezmann e Saul. Al termine della partita, Alisson ha ricevuto i complimenti di tecnico, squadra e tifosi, convinti - grazie anche alle ottime prestazioni in Serie A - di aver trovato il portiere del futuro.

    IN VOLO CON LA LAZIO - Fino al 2005, il portiere simbolo della Nazionale albanese era Fotaq Strakosha: oggi il figlio Thomas, oltre ad essere titolare in una delle grandi squadre di Serie A, è diventato un punto fermo anche dell’Albania, così come lo era stato il padre. Cresciuto nel club greco del Panionios, nel 2012 viene acquistato dalla Lazio, dove diventa subito titolare nella Primavera, con cui vince un Campionato e una Coppa Italia. Nel 2015 viene ceduto in prestito alla Salernitana in Serie B, collezionando appena undici presenze; torna alla Lazio la stagione successiva, dopo la cessione del connazionale Berisha, con il ruolo di terzo portiere, alle spalle di Marchetti e Vargic. Il 20 settembre 2016 esordisce in Serie A, in occasione della trasferta contro il Milan: Inzaghi sceglie lui - non Vargic - per sostituire l’infortunato Marchetti. Nella stagione 2016-17, Strakosha totalizza 25 presenze tra campionato e Coppa Italia, oltre ad esordire in Nazionale contro l’Italia - per la squalifica del titolare Berisha - nel match di qualificazione ai Mondiali. Il 13 agosto 2017, i biancocelesti vincono la Supercoppa italiana contro la Juventus, grazie anche ad un’ottima prestazione del portiere albanese, titolare poi in tutte le partite disputate dalla Lazio, in campionato come in Europa League. Grazie alla vittoria per 1-2 nell’ottava giornata contro la Juventus all’Allianz Stadium, Strakosha si è definitivamente consacrato ad alti livelli: dopo aver rischiato la “papera”, in occasione del rinvio respinto da Higuain sulla traversa, devia prima di piede una conclusione ravvicinata dello stesso attaccante argentino, superandosi poi nel finale, quando para al 96’ il rigore calciato da Dybala, assicurando la vittoria alla Lazio. Adesso è pronto per il derby, dove si troverà di fronte Alisson, nella partita che può valere una stagione.

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