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  • L'esperto boccia Ibra: 'Scelta arrogante, così il suo brand perde fascino'

    L'esperto boccia Ibra: 'Scelta arrogante, così il suo brand perde fascino'

    • Marco Lombardi
    Due premesse. 

    Ibra deve tutto alle sue imprese calcistiche da quando lo abbiamo conosciuto con il gol beffa alla nostra nazionale a fine partita nell'Europeo 2004. 

    Fra i superman del calcio Ibra ha inoltre (come Zidane) una personalità composita: grande potenza e abilitá tecnica mista a debolezze egocentriche e un po' sociopatiche. In equilibrio ma é più diabolico che angelico, come ad esempio i duri e puri Ronaldo o Messi.

    Con questa operazione Ibra si beffa e sbilancia il suo dna, il proprio "brand".
    Come un cavallo di Troia (o una spudorata azione di native advertising) fa passare un messaggio commerciale attraverso la sua "arte", depauperandola o peggio offendendola. E, il che é forse peggio, si sbilancia verso il polo luciferino del suo carattere. Ibra diventa solo "cattivo". Inganna e ci ride sopra, arrogante. Diventa un abile venditore e si allontana dall'abile calciatore.

    Non so quanto sia buono l'engagement che Ibra ha ottenuto così nel web. Sicuramente é tanto ma, ritengo, non positivo. Ibra mal consigliato? Penso di sì. Certamente é un'operazione da fine carriera ma l'avrei giocata mantenendo l'equilibrio del brand Ibra. 
    Così facendo la nuova linea di indumenti sportivi guadagna il palcoscenico ma perde fascino.

    Marco Lombardi

    Presidente Y&R Italia
    Docente IULM, 
    International University of Languages and Media

     
     

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