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  • L'ex Montolivo a Firenze:| Gli altri ritorni 'avvelenati'...

    L'ex Montolivo a Firenze:| Gli altri ritorni 'avvelenati'...

    • Luca Cellini

    L'ultimo precedente si è verificato domenica 17 marzo, in occasione della sfida contro il Genoa: non è neanche servito che un ex viola scendesse in campo, è bastata la sua presenza in tribuna per beccarsi insulti, fischi e improperi di vara natura. Vittima in quella circostanza uno dei giocatori più 'odiati', sportivamente parlando, dal pubblico di fede gigliata: Marco Rossi. Davide Ballardini, tecnico rossoblù, non c'ha neanche provato a metterlo in campo, rischio che invece si prese il 15 novembre 2003 un suo predecessore sulla panchina del Genoa, Gigi De Canio. Ma Rossi, strapazzato dalla tifoseria del 'Franchi' per tutto il primo tempo, fu sostituito all'intervallo. De Canio si lamentò poi in sala stampa: 'Non mi era mai capitato in carriera di dover togliere un giocatore perché così pesantemente contestato per il suo passato'. 

    Un caso simile a quello di Marco Rossi, che però è ancora più celebre e ricordato fra i tifosi della Fiorentina, è quello datato 12 febbraio 1989: un giorno che mai scorderà Nicola Berti, un passato in maglia viola, vittima di un vero e proprio fuoco di fila. Giovanni Trapattoni fu costretto a sostituirlo dopo solo mezz'ora del primo tempo, in uno storico Fiorentina-Inter 4-3, nell'anno dello scudetto dei record della Beneamata. Giovanni Galli ancora oggi ricorda le lacrime nello spogliatoio del 'Franchi' di quel 22 marzo 1987, la sua prima partita da avversario dei viola. L'ex portierone, passato al Milan, ricorda le offese ai genitori e gli oggetti che lo sfiorarono quando andò a parare sotto la curva Fiesole. Il tempo però cancella quasi tutto, e Oggi è uno degli opinionisti più ascoltati nelle radio private fiorentine. 

    Anche il leader dei marcatori nella storia viola, Gabriel Omar Batistuta, il 22 novembre 2000 - questa volta a Roma - fu oggetto di una pesante contestazione per la sua partenza l'estate prima da Firenze, ma la mancata esultanza dopo il gol che decise quella gara per i giallorossi fece commuovere tutti nel settore ospiti dell'Olimpico. Nessuno getterà una sciarpa viola all'uscita dal campo di Montolivo, come fece qualcuno con Roberto Baggio il 6 aprile 1991, né probabilmente il ragazzo di Caravaggio si rifiuterebbe di battere un rigore per il suo Milan, come fece in quel pomeriggio il Divin Codino. Una cosa è certa: l'accoglienza per il numero 18 rossonero domenica prossima sarà incandescente, e non a caso l'ex capo della squadra mobile di Firenze Filippo Ferri, da inizio ottobre addetto alla sicurezza per il Milan, ha già fatto da 'filtro' insieme ad altri uomini della Digos per non compromettere l'incolumità del centrocampista in occasione delle sue ultime apparizioni alla stazione di Santa Maria Novella, per rispondere alle convocazioni con la sua Nazionale.

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