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  • L'Hellas riparte da Marassi:| Profumo di serie A
L'Hellas riparte da Marassi:| Profumo di serie A

L'Hellas riparte da Marassi:| Profumo di serie A

La corsa dell'Hellas riparte da Marassi. Un palcoscenico da serie A per la sfida che mette di fronte la truppa di Mandorlini sempre salda al terzo posto dopo i recuperi giocati dalle prime della classe e la Sampdoria alla disperata ricerca di un posto nella griglia dei play off.  Una situazione delicata per la formazione ligure, un anno e mezzo fa i tifosi doriani festeggiavano la conquista della Champions League, ora devono fare i conti con una retrocessione amara e una serie B che non perdona. E così, dopo aver chiamato in panchina Iachini al posto di Atzori, la squadra genovese ha praticamente già detto addio alla promozione diretta - Torino, Sassuolo e Verona hanno un vantaggio irrecuperabile con solo quattordici partite da giocare e devono sperare di agganciare il sesto posto, in questo momento occupato dal Varese che ha otto punti di distacco. Vive una situazione decisamente diversa l'Hellas, una neopromossa che si conferma da qualche mese nei quartieri alti della classifica. Dopo la sconfitta di Sassuolo ha messo insieme tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro partite, ha scacciato le nuvole nere e recuperato posizioni. L'ultima sosta del torneo ha interrotto questo volano positivo ma, nello stesso tempo, ha dato la possibilità ai gialloblù di ricaricare le batterie. Due terzi del campionato sono già alle spalle, inizia l'ultima fase del torneo. Oggi la sfida con una Sampdoria particolarmente motivata; lunedì 12 marzo, in posticipo televisivo, la seconda trasferta consecutiva contro il Torino; sabato 17 il derby con il Vicenza al Bentegodi: tre partite che potranno dare indicazioni precise sul futuro del Verona.  Andrea Mandorlini, però, preferisce non fare troppi programmi. Ancora una volta. «Questa squadra ha abbracciato una filosofia ben precisa - ammette - si vive alla giornata, partita dopo partita. C'è la consapevolezza di poter giocare alla pari con tutti ma per farlo serve sempre grande attenzione, se crediamo di aver raggiunto l'obiettivo e mancano gli stimoli che hanno sempre caratterizzato il nostro gioco e le nostre prestazioni, possiamo diventare una preda troppo facile per i nostri avversari». A dire il vero un traguardo il Verona l'ha raggiunto, ha centrato la salvezza con quindi partite d'anticipo. Non male per una squadra che tornava in B dopo quattro anni nell'inferno della C. Adesso, con la testa libera da pressioni negative, si può lottare per un traguardo più prestigioso. «Nella sosta abbiamo lavorato bene - sottolinea Mandorlini - prima della partita rientrerà anche Hallfredsson che è stato convocato in Nazionale. Ci siamo praticamente tutti, sarà una questione di scelte. Dobbiamo farci trovare pronti».  Mancherà Tachtsidis che dovrà scontare un turno di squalifica, al suo posto dovrebbe scendere in campo Gennaro Esposito, ma il tecnico in settimana ha provato anche Jorginho davanti alla difesa, un giocatore che ha più minuti nelle gambe. In difesa potrebbero rientrare Abbate e Scagllia sulle fasce - dopo le buone prestazioni di Cangi e Pugliese con Ascoli e Gubbio - con Maietta e Ceccarelli al centro della difesa, in avanti due le alternative da valutare: Jorginho dietro Ferrari e Gomez, se Esposito parte titolare, oppure il ritorno al tridente con Ferrari al centro, Gomez sulla corsia esterna e D'Alessandro o Berrettoni sull'altra.  «Attenti alla Sampdoria - conclude Mandorlini - questa squadra ha qualità tecniche che non centrano niente con la serie B. Nella fase iniziale hanno fatto fatica, soprattutto in casa, ma sperano ancora di riagganciare il treno per la A. Hanno cambiato tecnico, hanno fatto acquisti importanti anche a gennaio. Loro devono vincere a tutti i costi per non perdere contatto dalla zona play off, noi abbiamo a disposizione due risultati su tre».

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