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  • Inter, Cassano sotto il fuoco rossonero: è lui la grande scommessa di Moratti

    Inter, Cassano sotto il fuoco rossonero: è lui la grande scommessa di Moratti

    • Gianluca Minchiotti

     

     
     
    Ruota essenzialmente intorno a due scommesse la stagione dell'Inter: la nuova generazione che, a partire dall'allenatore, Andrea Stramaccioni, è stata chiamata a tentare di aprire un nuovo ciclo, dopo quello vincente di Mancini e Mourinho, e il punto interrogativo chiamato Antonio Cassano, croce e delizia di ogni presidente e di ogni tifoseria.
     
    Per quanto riguarda il primo punto, Massimo Moratti non più di due giorni fa è stato chiarissimo: "Senza dimenticare la riconoscenza di un passato recente, questa è stata una svolta, sportiva e politica, in un'economia che deve darci la forza di trovare dei valori positivi. In tempi di crisi serve fantasia". Punta sui giovani, dunque, Massimo Moratti: e per questo il 36enne allenatore romano è stato messo alla guida di una squadra la cui età media si è notevolmente abbassata rispetto alla scorsa stagione, anche se resistono i grandi vecchi Zanetti, Samuel, Stankovic, Cambiasso, Milito e Chivu.
     
    E poi c'è Cassano, sul quale negli ultimi giorni sono piovute raffiche tutt'altro che amichevoli dal pianeta Milan. Si va da Silvio Berlusconi, secondo il quale la sola presenza di Fantantonio ad Appiano può essere potenzialmente distruttiva per lo spogliatoio nerazzurro, a Franco Baresi, per il quale il barese dovrebbe pensare a giocare di più e parlare di meno (soprattutto del Milan, naturalmente). Spetta a Cassano, e a tutto l'ambiente nerazzurro, dimostrare che il trasferimento del numero 99 dal Milan all'Inter (in cambio di Pazzini e sette milioni di euro) è stato un affare per il club di Moratti, e non il contrario. Anche perché, per far posto a Cassano, è stato spedito in Spagna, in prestito all'Espanyol (dove ha già iniziato a segnare), proprio uno dei giovani talenti nerazzurri, Samuele Longo

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