Calciomercato.com

  • L'Inter spegne la luce

    L'Inter spegne la luce

    • Massimo Airoldi

    L’Inter si spegne e manda all’aria un’altra occasione per azzannare la Juventus. Questo è un dato di fatto.

    Un’Inter che dopo la grande vittoria di Torino pare aver perso quello smalto che aveva contraddistinto le prestazioni precedenti, quell’umiltà e quella fantasia che erano due tra gli ingredienti fondamentali che avevano contribuito al dolce impasto della squadra vincente per 10 partite consecutive.

    La rosa della squadra arruola 4 elementi capaci di fornire quella fantasia che nelle ultime partite (Kazan e Parma) è venuta meno: Coutinho, Alvarez, Sneijder, Cassano. Fuori l’ultimo per squalifica, il penultimo escluso per discutibile autolesionistica scelta societaria, Alvarez ha dimostrato di non essere in grado di incidere (forse anche per la posizione decentrata e arretrata in cui è stato schierato), mentre Coutinho viaggia ancora a corrente alternata.

    L’Inter di queste ultime partite appare in leggero stato confusionale, senza una identità tattica, schierata con moduli poco chiari: una difesa a tre che spesso sembra a 4 o addirittura a 5, un centrocampo a 5 che talvolta appare a 3 o a 4, attaccanti che si dispongono talvolta vicini, tali altre lontani, o addirittura uno alle spalle dell’altro, creando anche malintesi banali nei passaggi oltre ad una manovra di gioco piuttosto lenta, arraffazzonata, spesso troppo scolastica e quindi prevedibile, oltre al fatto che oggettivamente la squadra ha creato pochissimo in fase offensiva. Anche vedendola dall’alto c’è una oggettiva difficoltà a capire con che modulo la squadra sia schierata in campo (ieri il telecronista Sky ha avuto proprio qualche dubbio sui numeri del modulo in più di una occasione). L'Inter di ieri sera è apparsa svogliata, nonostante la, comunque discutibile, scelta di lasciare a riposo molti giocatori per la partita di Europa League della settimana scorsa, malgrado il giorno in più per recuperare, proprio per "preservarli" per il campionato (non c'è nemmeno quindi l'alibi della coppa).

    Dopo 10 vittorie consecutive ci sta che si possa perdere un po’ di brillantezza ed è proprio per questo motivo che si potrebbe sopperire con la fantasia, con giocatori capaci di dare un po’ di imprevedibilità in più, schierandoli nella posizione per farli rendere al meglio. Ecco perché uno Sneijder voglioso di giocare, soprattutto in assenza di Cassano, magari schierato dietro le due punte, poteva rappresentare una soluzione tatticamente interessante, in una partita, quella di ieri sera, che, soprattutto nel primo tempo ha visto il possesso palla nerazzurro pressochè doppio rispetto a quello gialloblu. Un Alvaro Pereira sulla corsia laterale poteva diventare un utile corridore e un elemento di buona personalità tecnica.

    La presunzione di dire “possiamo fare a meno di Sneijder” o “di andare a Kazan con una squadra giovanissima  e inedita per vincere”, o di pensare di poter cambiare continuamente modulo nonostante i risultati raggiunti in precedenza, stanno di fatto facendo perdere “credibilità” e continuità all’Inter, la quale è sempre seduta al tavolo dello scudetto, ma non certo vicino al capotavola. Napoli e Fiorentina, squadre con fantasia e imprevedibilità, stanno facendo bene e stanno avanzando, guadagnando i posti più belli della sala, mentre per l’Inter “l’effetto  boomerang” del dopo Juve prosegue pericolosamente.

    Il campionato è avvincente. Si diceva che si fosse impoverito, che non avesse più “appeal” ma in realtà difficilmente negli ultimi decenni si ricorda un torneo in cui potenzialmente, a dicembre, 4 squadre possano “dire la loro”. Indebolimento delle grandi, innalzamento delle medio-piccole, non importa, ma il livellamento c’è e per lo spettacolo è ciò che più conta.

    Altre Notizie