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  • Allegri: 'Inter da scudetto, Dybala da Pallone d'Oro. Barzagli e Marchisio...'
Allegri: 'Inter da scudetto, Dybala da Pallone d'Oro. Barzagli e Marchisio...'

Allegri: 'Inter da scudetto, Dybala da Pallone d'Oro. Barzagli e Marchisio...'

Vigilia di Juve-Inter. Vigilia diversa dalle altre, inevitabilmente. Tanto più che ora i nerazzurri sembrano aver trovato la quadra sotto la gestione Pioli, tanto più che ora l'era Suning sembra pronta a entrare nel vivo a suon di milioni di euro sul mercato. Intanto la Juve in piena svolta a cinque stelle vuole lanciare un altro messaggio a tutte le rivali. Questi i passaggi principali toccati da Max Allegri durante la conferenza stampa della vigilia.

MARCHISIO - "E' disponibile, sta meglio. Penso sia normale il momento che sta passando, ha fatto bene i due mesi dopo il rientro poi fisiologicamente è normale qualche problema. Se mi immaginavo queste polemiche col cambio di modulo, non facevo niente..."

INTER - "Due squadre con organici per vincere il campionato, noi in testa e loro in ritardo. Fortunatamente per noi sono partiti male. Sarà partita all'altezza del potenziale delle due squadre. All'andata partita strana, due disattenzioni nostre e due gol loro, nessuna rivincita. Sono in palio tre punti importanti che valgono come quelli di Crotone. Ha grande potenziale offensivo, merita rispetto. Società forte, l'anno prossimo sarà prima o seconda candidata per vincere lo Scudetto".

BARZAGLI - "Sicuramente non si allena, ha ancora la febbre. Vediamo domani"

MODULO - "Non è questione del giocattolo che si rompe o meno. Ogni stagione è fatta di momenti, stiamo giocando così da tre partite, poi vedremo. Il calcio è semplice, basta mettere i giocatori nel ruolo giusto per esprimersi, al di là del sistema di gioco. Non è il modulo che può migliorare, è la Juve che deve migliorare".

CONTRATTO - "Rapporto con la società è ottimo, ho ancora un anno e mezzo di contratto. Priorità finire bene la stagione, quindi vincere o creare presupposti per vincere".

DYBALA - "Il cambio? Ha capito come deve capirlo chiunque. In particolare lui arriva da due mesi complicati, sta facendo grandi cose e sta crescendo in condizione. Non è facile confermarsi, ha qualità per vincere il Pallone d'Oro".

LICHTSTEINER - "Un po' di casotto solo in fase di mercato, poi dovevo tenerne fuori uno dalla lista Champions e purtroppo è toccato a lui come ora ad Hernanes. Lista spietata, dispiace. E' un giocatore importante, come lo è Dani Alves".

PJANIC - "Non ho aiutato Pjanic in nulla, ha grandi qualità e secondo me deve ancora migliorare in fase di impostazione di gioco, ogni tanto gioca ste palle a cinque metri che mi fanno arrabbiare. Ora è in un ruolo tra i due di centrocampo, è nel vivo del gioco, rende al meglio. Può giocare anche davanti alla difesa, non se ne rende conto che sta facendo il regista basso..."

EVRA - "Ringraziamo Patrice per quello che ha dato alla Juventus, per l'esperienza che ha portato. Ha aiutato nello spogliatoio a far crescere un po' di ragazzi giovani, soprattutto quelli che erano ai primi passi in Italia e alla Juve. E' stato molto bravo e responsabile, ha detto in modo onesto che non se la sentiva più di giocare una partita ogni tanto. Gli fa onore, ha capito che era arrivato il momento di andare via, capisco facesse fatica ad accettare un ruolo del genere".

COME MOU - "La Juve in questo momento sta cambiando un pochino, per vedere dove possiamo migliorare per sfruttare le caratteristiche dei giocatori. Quando torneremo a giocare con tre centrocampisti, sarà necessario non abbassare la guardia. Paragoni con l'Inter di Mourinho,  la Champions, l'Europa...facciamo un passo alla volta".

HIGUAIN / ICARDI - "Non sono solo tra i migliori in Italia, ma tra i migliori al mondo"

FORMAZIONE - "Mancano due allenamenti, non ho ancora deciso. Ma non ci saranno grandi stravolgimenti. In ogni caso dipenderà poco dall'avversario, da come staremo".

POCHI CAMBI - "I cambi si fanno quando c'è bisogno, se tutti stanno bene è perché c'è sempre grande partecipazione da parte di tutti e chi non gioca una partita può tornare utile quella successiva. Bisogna avere chiaro che per raggiungere gli obiettivi di squadra si deve lasciar perdere quelli individuali".
 

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