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  • La depressione batte anche Phelps: quando il mal di vivere uccise Enke

    La depressione batte anche Phelps: quando il mal di vivere uccise Enke

    • Elena Bettinelli

    La depressione è un nemico subdolo anche per gli sportivi e la sua diffusione può andare oltre l'immaginario colletivo.
    Sono diversi gli atleti che ne sono stati colpiti: Gianluigi Buffon, 34 anni, portiere della Juventus e capitano della nazionale; Aldo Agroppi, 68 anni, ex allenatore fra le altre squadre di Pescara, Fiorentina, Como, Udinese; Gianluca Pessotto, 41 anni,  team manager della Juve che nel 2006 ha tentato il suicidio; Sebastian Deisler, 32 anni, ex nazionale di Bayern e Stoccarda; Ralf Ragnick, 53 anni, ex allenatore dello Schalke 04; Robert Enke, il portiere dell'Hannover che si è tolto la vita a 32 anni, gettandosi sotto un treno.

    L'elenco potrebbe anche allungarsi, se si pensa a chi soffre in silenzio e preferisce tenere dentro di sè il dramma esistenziale che sta vivendo.
    E' notizia di queste ore l'annuncio dell'abbandono dell'attività agonistica dato dall'ex re del nuoto Michael Phelps, 14 ori olimpici di cui 8 conquistati a Pechino 2008. Phelps parteciperà ai Giochi di Londra, dove punta a vincere altre sei medaglie d'oro e poi si ritirerà.
    Lo statunitense ha confessato al programma televisivo "60 minutes" della CBS che non può più sopportare la stanchezza e lo stress accumulati negli ultimi anni. "Sono stato in molte grandi città durante i miei viaggi, ma ho solo visto gli alberghi e i giardini. Dopo Londra, finalmente farò tutto ciò che voglio fare", ha affermato il pluricampione olimpico.
    Queste parole possono spiegare quanto sia difficile affrontare la vita del campione che si carica addosso responsabilità e aspettative, a volte troppo grandi da sopportare.


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