E' stato il grande colpo dell'estate 2011, uno degli artefici della meravigliosa cavalcata della Juventus verso il 28esimo Scudetto. Andrea Pirlo è stato l'uomo in più del Milan, è diventato il punto di riferimento di Antonio Conte, che in quattordici mesi mesi non ha praticamente mai fatto a meno di lui. 37 partite in campionato e 4 in Coppa Italia nell'ultima stagione, già tre (compresa la Supercoppa Italiana a Pechino) su tre giocate dalla Juve in questa. Il talento cresciuto nel Brescia ha giocato da titolare, 90 minuti, contro Parma, Udinese e Napoli (120', compresi i supplementari), ed è stato sempre in campo con l'Italia, negli impegni con Malta e Bulgaria.

Pirlo non è Iron Man, a 33 anni non può essere schierato sempre. Nell'ultima sfida con la maglia azzurra è apparso stanco e poco lucido e dargli sempre una maglia da titolare nel prossimo mese potrebbe essere un rischio. La Juventus è attesa da un tour de force, in 23 giorni affronterà Chelsea, Chievo, Fiorentina, Roma, Shakhtar e Siena, toccherà a Conte decidere. Il tecnico bianconero a Pirlo non vuole rinunciare, perchè in rosa non c'è una vera alternativa e perchè le soluzioni provate in allenamento non danno le giuste garanzie. Vale la pena rischiare?