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    • La Juventus mette nei guai Raiola

    La Juventus mette nei guai Raiola

    • Gianluca Minchiotti
    La scoperta dell'acqua calda: Mino Raiola guadagna tanto dalle commissioni per i trasferimenti dei suoi assistiti. Ma va? Dopo averlo definito il 're del mercato' e averne cantato le capacità manageriali, ora i più si stupiscono (e alcuni si sdegnano) per i milioni incassati dall'agente italo-olandese nell'ambito del passaggio di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United. Tanti soldi, intendiamoci, forse troppi: 25 milioni di euro circa, sul totale di 105 milioni versati dai Red Devils ai bianconeri, una super provvigione dovuta anche al fatto che Raiola nel 2012 portò il francese a Torino a costo zero. Ma non è uno scandalo, almeno per chi scrive: sono le leggi del mercato. Perché se volessimo applicare un'etica rigida alle vicende del calcio (e dello sport iper-professionistico in generale), allora anche solo un milione di euro sarebbe uno scandalo. Ma forse anche meno, anche solo 100.000 euro lo sarebbero. Qualcuno sa indicare un limite? 


    LA DIFFERENZA E' LA TRASPARENZA - Qual è, allora, la vera differenza fra questo caso e tanti altri trasferimenti milionari di questo tipo? La differenza è nella trasparenza del comunicato della Juventus, per obblighi di Borsa. E' grazie a questo comunicato che possiamo dedurre il guadagno di Raiola, mentre in passato non sempre è stato possibile, per lo stesso Raiola e per altri procuratori del suo calibro, o anche superiore, da Jorge Mendes in giù.

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