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  • La lunga notte di Nicolas e Michael

    La lunga notte di Nicolas e Michael

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    Non si diventa bad boy in novanta minuti. Ci vogliono anni di entratacce, risse e cartellini per accomodarsi al fianco di Vinny Jones, Barton e Montero. I trenta punti di sutura sul ginocchio di Daniele Conti non sono opera di un cattivo da leggenda, Nicolas Burdisso non ha la faccia ne' i modi da duro. Preso dalla foga agonistica, come spesso gli accade, ha offerto al pubblico una scivolata killer che poteva stoppare brutalmente la carriera del bravo centrocampista del Cagliari. In una manciata di minuti Nicolas, da scudiero di Ranieri è diventato il capro espiatorio di una pesante debacle giallorossa. Il cartellino rosso, le facce preoccupate di compagni e avversari, l'amico Bruno Conti, che livido in volto, accompagna il figlio-avversario negli spogliatoi: un incubo per Nicolas, che ha desiderato tanto quella maglia e l'affetto di una tifoseria che apprezza i giocatori di carattere. Non è un bad boy, ma merita comunque una punizione esemplare da parte della giustizia sportiva


    Sul fronte cagliaritano c'è invece chi festeggia, non solo per i cinque gol rifilati alla truppa di Ranieri, ma per aver superato un temutissimo esame di maturità: Michael Agazzi è un portiere da serie A. Il presidente Cellino lo dice da tempo, ma è sul campo che l'ex Triestina non sta facendo rimpiangere Marchetti, portiere dell'Italia Mondiale, finito in tribuna per screzi di mercato. Michael è uscito tra gli applausi del pubblico isolano, promosso a pieni voti. Eppure sono solo novanta minuti...
     


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