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  • La pausa del calcio:| A Roma col filosofo Elio Matassi

    La pausa del calcio:| A Roma col filosofo Elio Matassi

    Giovedì 31 gennaio alle 18, Popsophia torna a Roma per presentare “La pausa del calcio” (Il Ramo Editore, 2012), ultimo lavoro del filosofo Elio Matassi. Incalzato dalle domande della dottoressa Lucrezia Ercoli, responsabile delle rassegne filosofiche di Popsophia, l’autore partirà dalla presentazione delle tematiche esposte durante la passata edizione del festival e contenute nell’e-book di prossima uscita “La filosofia del calcio” (Popsophia, 2013), per approdare alle riflessioni del suo nuovo libro. Dopo l’appuntamento del 17, durante il quale il giornalista Salvatore Patriarca e il prof. Matassi si erano addentrati nel magico mondo etico ed estetico del gatto, la Libreria Bistrot “Le storie” di Roma (Via Giulio Rocco 37), si ripropone quindi palcoscenico del secondo appuntamento capitolino.

     

    Prosegue il filone di indagine del gioco del calcio e il substrato filosofico che lo sostiene. Dal gioco di squadra, spiegato attraverso la formula hegeliana dello Stato come “das Erste”, ossia primo principio, si tenta di concettualizzare il primato della totalità-squadra sulle parti-giocatori. Come spiega il filosofo Elio Matassi infatti “I giocatori vengono prima della squadra di calcio, dal momento che senza i giocatori una squadra non potrebbe neppure esistere, ma se i giocatori (le parti) nel loro gioco non realizzano se stessi all’interno della squadra (la totalità), questa non potrebbe mai essere vincente ed esprimere il suo primato in un gioco irresistibile e avvincente”. 

     

    Allo stesso modo mutuando da Kant la formula “La vera creatività è quella che si fonda sulle regole”, spiega Matassi, “L’individualità del fantasista della squadra può cercare soddisfacente interpretazione nel rapporto tra genialità e norma”. 

    A tali questioni, si aggiungono le riflessioni su quella che oggi appare come una perdita delle origini etico-eroiche di questo sport. Un dibattito teso tra gioco e riflessione alta nel quale Popsophia prova ad uscire dal cerchio dell’autoreferenzialità filosofica, attraverso la formula di Mourinho, in questo caso riveduta e corretta (con la somma scienza al posto della parola “calcio”), “Chi sa solo di filosofia, non sa nulla di filosofia.


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