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  • La Procura di Albertville: 'Schumacher non andava veloce'. E spunta il precedente di una ragazza, sulle stesse piste
La Procura di Albertville: 'Schumacher non andava veloce'. E spunta il precedente di una ragazza, sulle stesse piste

La Procura di Albertville: 'Schumacher non andava veloce'. E spunta il precedente di una ragazza, sulle stesse piste

Si è tenuta oggi la conferenza stampa della Procura di Albertville sull'incidente sciistico occorso a Michael Schumacher a Meribel. Secondo la Procura della località svizzera, la velocità di Schumi al momento dell'incidente "non era eccessiva", sarebbe stata al massimo di 20 km all'ora. Sci e casco sono comunque in possesso degli inquirenti come elementi dell'inchiesta. Nessuna conferma, invece, come si legge anche su Gazzetta.it, sul fatto che il pilota tedesco stesse soccorendo una bambina, e nemmeno sull'esistenza di un secondo filmato ripreso da un altro sciatore tedesco, del quale aveva scritto il settimanale tedesco Der Spiegel.

Il procuratore del tribunale di Albertville, Patrick Quincy, ha spiegato: "Abbiamo esaminato con attenzione il filmato della telecamera posta sul casco di Schumacher, dobbiamo ancora procedere alla trascrizione del filmato immagine per immagine, ma questo ha determinato con certezza il luogo della caduta, la velocità e la distanza dal bordo della pista, che era di circa 8 metri. La pista era ben segnalata e gli sci dell'ex pilota tedesco erano nuovissimi e non sono stati la causa dell'incidente. Ci sono norme francesi che fissano gli obblighi in materia di segnaletica. Non hanno rivelato mancanze, sono state rispettate".

Intanto, spunta un precedente giuridico, come ricorda ancora Gazzetta.it. Nel 2009, infatti, la corte d’appello di Chambery condannò l’impianto di Meribel per non aver segnalato alcuni massi sulla pista di Mauduit, una delle due su cui sciava anche il pilota tedesco. Una causa intentata da una ragazza di 24 anni che subì fratture multiple e un trauma cranico, e che fu operata proprio da Gerard Saillant, il luminare amico di Schumacher. Un infortunio che provocò un’invalidità del 6% alla donna, rimasta in cura per due anni, e che fu indennizzata con 86mila euro.

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