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  • La rivincita di Dzeko: anche senza Totti la Roma ha trovato il suo bomber

    La rivincita di Dzeko: anche senza Totti la Roma ha trovato il suo bomber

    • Federico Albrizio
    "Da lui mi aspetto più ferocia", così Luciano Spalletti commentava la prestazione di Edin Dzeko dopo la vittoria contro l'Inter. Detto fatto: alla ripresa del campionato il bosniaco si conferma ancora decisivo con una doppietta che stende il Napoli al San Paolo e regala la vittoria alla Roma (anche se Spalletti continua a chiedergli più ferocia).

    NUMERI TOP - Un anno fa Dzeko veniva bollato come grande flop del mercato giallorosso, ora il bosniaco è la stella della squadra e il segreto della rinascita sta tutto nei numeri: un gol nelle prime 8 partite della scorsa stagione, 7 (con due doppiette) e 3 assist nelle prime 8 giornate di questo campionato, solo due reti in meno di tutte quelle realizzate in Serie A nel 2015/16 e miglior partenza dal punto di vista realizzativo per Edin. A questi numeri si abbina poi una curiosa statistica: quando segna Dzeko, la Roma vince sempre. Merito dei suoi gol, ma anche di un atteggiamento tattico e caratteriale completamente diverso: Edin è sempre nel vivo del gioco, regge sulle spalle il peso del reparto offensivo e combina al meglio con Perotti e Salah (da cui riceve il primo assist).

    NON C'E' SOLO TOTTI - Ci è voluto un anno dunque, ma Dzeko ha confermato la propria tendenza: va aspettato, il primo anno serve per ambientarsi e il secondo per esplodere. Buona notizia dunque per Spalletti e per i tifosi, perché la Roma trova quello che non aveva mai avuto negli ultimi anni: un terminale offensivo valido che non costringa la squadra ad aggrapparsi a Francesco Totti. Il capitano ha iniziato al meglio la stagione con due gol e quattro assist complessivi tra Serie A ed Europa League, ma l'età pesa e Spalletti centellina le sue energie: da solo Totti non può bastare per ambire a traguardi importanti, ora con Dzeko c'è una soluzione in più. E finché i numeri del bosniaco sono questi, anche il capitano può applaudire di gusto e sentire meno il peso della panchina.

    Twitter: @Albri_Fede90

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