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  • Roma avanti in Coppa Italia:| Semplicemente epica

    Roma avanti in Coppa Italia:| Semplicemente epica

    • V.N.

    Una grande Roma ha imposto gioco, tattica, coraggio e serietà di comportamenti. Sfortunati nelle conclusioni delle mille occasioni create, e giustamente fortunati per la prima volta, i giallorossi sono riusciti a stringere i denti e le misure della porta consentendo a Montella di contare solo i legni. Senza Osvaldo, Lamela, Totti e soprattutto con Balzaretti e Piris passiamo a Firenze e ristabiliamo l'ordine nelle gerarchie del calcio. Andiamo avanti. Con fiducia, speranza e ottimismo.

    Dicevano alcuni che questa partita valeva la stagione e che sarebbe stato un banco di prova per il contratto di Zeman. Pensieri ridicoli dei dilettanti del calcio. Roba da Rai e bar dello sport. Zeman finora non ha sbagliato nulla se non nella gestione del numero 1. E comunque non certo le palle facili che lì davanti si mangiano a quattro palmenti. Ma questa volta abbiamo dato tutto quello che c'era da dare e i due tempi supplementari, giocati come il resto della partita anche contro un arbitro superficiale e volutamente antipatico e spocchioso, stanno lì a dimostrarlo.

    La Fiorentina è stata fallosa. Come sempre. La partita è diventata cattiva con i minuti. E Rizzoli ha contribuito a trasformarla in una guerriglia. Montella per tutto il primo tempo l'ha incoraggiata a rompere il gioco romanista e non a costruirne uno suo. Fa male l'areoplanino a dire che i giallorossi si sono difesi in nove. Le cose non sono andate così. Certamente dopo aver segnato due gol, di cui uno annullato a De Rossi, mi sarei messo guardingo anche io. C'è semmai da preoccuparsi un po' tanto per le stupidaggini che ci sono costate fin qui tanti cartellini gialli e alcuni rossi.

    La partita era importante certamente e la meta era d'obbligo. Ma noi perdiamo la calma anche nelle amichevoli e questo è tutto da correggere. Ma chissenefrega! Stasera non stiamo lì a spaccare il capello in quattro. Osanniamo invece la grande partita di De Rossi che ha tenuto corta e stretta la squadra per tutta la gara. Inchiniamoci ai polmoni di Florenzi, visto che non possiamo ancora farlo ai suoi approssimativi piedi.

    Baciamo le mani a Pjanic e Bradley, dato che non ci viene proprio da baciare quelle di Mauro Goigoechea. Le cui uscite, o meglio le cui non uscite, mi fanno poggiare la testa sul tavolo. Abbracciamo Destro che è stato fortissimo. E brindiamo a una serata epica, chiusa senza l'infarto dei rigori. Che non avrei comunque potuto reggere senza ingoiare qualche anfetamina. Ora stramaccioniamoci l'Inter, in campionato e coppa. E poi ne riparliamo.

    (Il Romanista)

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