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  • La soffiata: Dybala, cessione a giugno

    La soffiata: Dybala, cessione a giugno

    • Fabrizio Romano
    E sono dieci. Doppia cifra, una città ai suoi piedi, il mondo a guardarlo. Tutti pazzi per Paulo Dybala, la Joya del Palermo punisce anche la Roma e ormai non si ferma più. Sotto gli occhi di quel Walter Sabatini che lo ha sempre stimato, della sua gente rosanero che spera di goderselo il più a lungo possibile ma soprattutto di Pierpaolo Triulzi. Lui, l'uomo che ha portato Iturbe alla Roma oppure inventato Edinson Cavani nel grande calcio portandolo proprio al Palermo prima, al Napoli poi e infine a Parigi. Insomma, conosce bene la gioielleria di Maurizio Zamparini e sa come si maneggiano talenti costosissimi. Ieri sera al Barbera è andato a godersi il diamante grezzo migliore della sua scuderia: Dybala segna, il suo agente in tribuna ovviamente gongola. E il rinnovo? Adesso, diventa una questione più che delicata.

    Perché il contratto di Paulo scade nel 2016, tra un anno. E l'ingaggio è ancora basso, ormai bassissimo per un ragazzo del 1993 affermatosi come realtà assoluta del nostro campionato. Dybala guadagna 500mila euro e ha scelto insieme al fratello Mariano di affidarsi a Triulzi proprio perché specialista nel trovare soluzioni importanti, percorsi ragionevoli come quello che ha vissuto proprio Cavani, da sconosciuto a campione. Dal Palermo sanno perfettamente che la situazione è più che in bilico. Servirebbe un'offerta importantissima per blindare Paulo; ciò non toglie che un incontro faccia a faccia ci sarà, come c'è stato per Franco Vazquez che ha rinnovato fino al 2019, ma con meno pretese rispetto a quel Dybala che ormai è in rampa di lancio.

    Il mondo intero parla di lui, il Tata Martino lo vede già nella sua Argentina del futuro e Paulo sa che i club più importanti lo hanno inserito nei propri radar. Per questo, i suoi agenti ascolteranno le proposte rosanero. Senza dimenticare che gli assistiti di Triulzi spesso si sono anche concessi ai rinnovi 'di pace' con le proprie società senza però impedire cessioni milionarie al momento giusto. Ad esempio, Edinson Cavani ha rinnovato e adeguato più volte il contratto con il Napoli prima di volare al Paris Saint-Germain. Perché guadagnare di più per qualche mese comunque conviene; e perché il club di proprietà ammorbidisce la propria posizione potendo eventualmente vendere a prezzi superiori se il contratto è lungo e non diventa una patata bollente.

    In più, c'è il fattore Maurizio Zamparini. Il presidente è letteralmente innamorato di Dybala. Lo ha coccolato sempre, già nella scorsa estate era convinto valesse 20 milioni, non ha esitato quando per prenderlo dall'Instituto in un labirinto tipicamente sudamericano tra procure, proprietà di cartellini et similia si trovò a sborsare 11 milioni di euro. Beffando anche l'Inter che ha mollato Paulo per la complessità eccessiva della trattativa proprio quando era praticamente fatta.

    Adesso, Zamparini si gode la Joya e considera Paulo al livello di Pastore. Un fuoriclasse che vorrebbe trattenere anche il prossimo anno (pur sapendo quanto sia in realtà difficilissimo) e che in ogni caso non può valere meno di 30/40 milioni di euro. Queste le sue cifre, chiarite all'entourage del giocatore e anche al ragazzo. Con cui già in questi giorni ci sarà un nuovo faccia a faccia, per parlare di un rinnovo al momento lontano oppure di un potenziale compromesso economico per la cessione dell'ultimo gioiello sfornato dalla bottega palermitana.

    Poi, per l'agente di Dybala, altro giro e altra corsa. Direzione Inghilterra, altri interessi e altre operazioni ma anche una chiacchierata su Paulo con i club che lo stanno seguendo da vicino in questi mesi con i propri osservatori, dall'Arsenal al Liverpool (che cerca per giugno un calciatore con le sue caratteristiche). Con le proposte di Zamparini per rinnovare chiuse ancora nel cassetto, blindare Dybala sarà difficilissimo. Esattamente come vederlo ancora in Italia, se le medie gol resteranno queste. E siamo solo a gennaio...

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