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  • La tentazione di Mazzarri

    La tentazione di Mazzarri

    La grande tentazione di Mazzarri: un Napoli a quattro stelle. I quatto tenori tutti in campo contemporaneamente, Pandev che va ad aggiungersi a Cavani, Lavezzi e Hamsik. Lo slovacco arretrerebbe a centrocampo, ruolo ricoperto in qualche occasione già nello scorso campionato: formerebbe la coppia di centrali con Hamsik. >>>  In questo caso il tridente verrebbe composto da Lavezzi, Cavani e Pandev. Un Napoli super offensivo, quindi, una formula magari da utilizzare in occasione di qualche partita casalinga al San Paolo. Un’idea che il tecnico toscano starebbe cullando ma che comporterebbe qualche modifica sul piano tattico. Con Hamsik arretrato sulla linea dei centrocampisti, Inler rimarrebbe ancora più basso a protezione della linea difensiva a tre, situazione che tra l’altro è già emersa nell’ultimo test a Fuorigrotta contro il Palermo. E non solo. Con un Napoli a quattro stelle dovranno restare necessariamente più bloccati Maggio e Dossena sulle fasce e anche a Lavezzi, Cavani e Pandev toccherà un ruolo di maggiore sacrificio in fase difensiva. L’ex interista ha una grande duttilità e lo ha dimostrato con Mourinho quando ha giocato da seconda punta, esterno nel tridente d’attacco, oppure esterno di centrocampo a sinistra con il 4-4-2. La forza del macedone sta proprio nel riuscire a sacrificarsi nella doppia fase: cura quella offensiva ma tiene sempre d’occhio quella difensiva. Un attaccante atipico che non segna tantissimo (record personale i 14 gol nella Lazio di Delio Rossi) ma molto disciplinato da un punto di vista tattico. Cioè un tipo di attaccante ideale per il gioco di Mazzarri, tanto è vero che il tecnico toscano lo ha sempre messo ai primi posti nella lista ideali di rinforzi per il reparto offensivo. «Lo conoscevamo, è un giocatore di altissimo livello, lo aiuteremo a trovare lo smalto migliore e ci sarà molto utile in una stagione così ricca di impegni», ha spiegato Mazzarri. L’allenatore del Napoli lo avrà a disposizione per gli allenamenti solo tra dieci giorni: il macedone è stato convocato dalla sua nazionale per il doppio impegno di qualificazione agli Europei contro Russia (venerdì) e Andorra (martedì 6 settembre). Pandev ovviamente ha un peso specifico diverso da quello di Mascara, Lucarelli, Santana e ha accettato Napoli per mettersi in mostra visto che nell’Inter gli spazi per lui erano limitati. Il macedone ha scelto l’azzurro per giocare e non per fare panchina attendendo il momento buono per subentrare a uno dei tre tenori. Ed ecco che Mazzarri dovrà trovare il modo migliore per sfruttare il potenziale offensivo. Ora gli attaccanti a sua disposizione sono diventati otto considerando anche l’argentino Chavez, un elemento tutto da scoprire e che potrebbe essere girato altrove sul mercato di gennaio. Pandev molto atteso in ottica Champions, fu decisivo l’anno scorso contro il Bayern Monaco: lo eliminò con un suo gol all’”Alleanz Arena”. «Direi che è un girone difficile, ma noi siamo in crescita costante e la partecipazione alla Champions è già una testimonianza di ciò che abbiamo fatto sinora. Penseremo partita dopo partita e cercheremo di dare filo da torcere a tutti», ha detto il tecnico. La voglia c’è, una voglia matta quella di Pandev. La conferma dal suo procuratore Pallavicino. «L’operazione Pandev è nata da una telefonata tra i due presidenti. Sono stato convocato dal Napoli nella sede nerazzurra nel primo pomeriggio. Il ragazzo aveva subdorato l’idea e ha subito pressato perché motivatissimo dall’ipotesi Napoli». Impatto da brividi. «In sessantamila hanno scandito il mio nome: un’emozione unica», ha confessato il macedone. E siamo solo all’inizio.

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