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  • La volpe Bacca nel paese di Buffon

    La volpe Bacca nel paese di Buffon

    • Marco Bernardini
    Potrebbe sembrare una favola bella e giusta per tutti i bambini di una volta che, non essendoci ancora internet e i telefonini, si addormentavano dopo Carosello al suono di qualche voce amica che raccontava loro avventure prodigiose cominciando sempre con il classico “c’era una volta”. Invece è una storia vera, e visto che tra due mesi sarà Natale, vale la pena di renderla pubblica il più possibile. Chissà che non riesca ad ammorbidire i cuori di chi avrà voglia di leggere per poi riflettere almeno un poco.

    Lei si chiama Bacca, proprio come il calciatore del Milan. Il nome le è stato dato da Giacomo, ragazzino di nove anni, che da venti giorni è il suo amichetto del cuore. Soltanto lui riesce ad avvicinarla chiamandola per come, da buon tifoso rossonero, l’ha voluta battezzare. Arriva, si lascia accarezzare, afferra lesta il biscotto che il bambino tiene in mano e poi dopo aver squittito torna nel posto da dove è arrivata. Non è un animale domestico. Perlomeno non stando alla letteratura che dice del rapporto perlopiù difficile tra esseri umani e selvaggina assortita. Bacca, infatti, è una volpe già adulta.

    La storia ha inizio a Marina di Carrara, la città dove è nato Gigi Buffon e dove lui fa puntualmente ritorno per stare un poco con i suoi genitori e la sorella. Dopo le prime piogge autunnali andare per boschi significa trovare ottimi funghi porcini e castagne  da fare arrosto. E sopra Carrara, dove declinano le Apuane, di boschi ce ne sono tanti. Il padre di Giacomo, un paio di domeniche fa, decide di fare una gita ecologica e gastronomica verso Fosdinovo insieme con il figlio e la moglie. Arrivata l’ora di pranzo, mentre i genitori continuano la loro ricerca di porcini, Giacomo ha fame. Si siede su una roccia che spunta in mezzo al verde e comincia mangiare i biscotti che ha tirato fuori dallo zainetto. Un fruscio in arrivo da dietro un cespuglio attira la sua attenzione. Poi, subito dopo, ecco spuntare il musetto allungato e inconfondibile di una volpe. Giacomo, ben istruito dal babbo, sa che questo tipo di animale solitamente ha paura dell’uomo. Ma lui è un bambino e, forse, anche ai tempi di internet e dei telefonini gli piace credere nelle favole. “Dài Bacca, vieni qua, piccolina”, comincia a sussurrare sottovoce per non rompere la magia già in atto. Passano i minuti. Giacomo continua a chiamare l’animaletto che, incuriosito, si avvicina lentamente. Il ragazzino le porge uno dei suoi biscotti. La volpe annusa da lontano, si fa sotto, addenta il dolcino e poi lesta torna dentro il cespuglio. Tornati i genitori, Giacomo racconta cosa è successo. Babbo e mamma sono perplessi. Lui si fa promettere dal padre che, la domenica successiva, torneranno nello stesso posto.

    Ieri, domenica appunto, per la terza volta consecutiva la volpe Bacca e Giacomo si sono incontrati per far merenda insieme nel bosco intorno a Fosdinovo. Questa volta l’hanno vista anche i genitori del ragazzino che, a Marina di Carrara, è diventato una piccola celebrità grazie alla storia dolcissima tra lui e una volpe la quale al suo amichetto umano scodinzola come un cagnolino.

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