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  • Lavezzi e Cavani:|I big sono tornati

    Lavezzi e Cavani:|I big sono tornati

    Riecco Lavezzi e Cavani, il Pocho e il Matador si riprendono il San Paolo. Tornano alla loro maniera, con i gol: una rete per l'argentino, una per l'uruguaiano. «Buongiorno a tutti quanti e vi auguro una buona giornata. Siccome non posso salutarvi tutti, ci vediamo al San Paolo!», Lavezzi aveva aggiornato così nella mattinata di ieri il suo profilo su Twitter. Poi ha scritto ancora dagli spogliatoi del San Paolo, allegando anche una fotografia. «Allo stadio per cominciare l'allenamento con i ragazzi». E al San Paolo erano in 27mila: l'abbraccio più forte è stato riservato proprio a lui, all'attaccante argentino. «Pocho-Pocho», fortissimo si è alzato il coro già durante il riscaldamento e poi ad ogni affondo. Gridolini dai distinti: Pocho non te ne andare. Le voci di mercato, le ultime che hanno riguardato l'interessamento dell'Inter, il grande abbraccio dei tifosi per esorcizzare la paura di un'eventuale addio: il feeling è sempre fortissimo tra il Pocho e la gente di Napoli, anzi più il tempo passa e più si rafforza. Quando va via palla al piede i tifosi si esaltano, c'è un sussulto in curva A e nei distinti. Per l'occasione Lavezzi ha voluto regalare una chicca, ha tirato fuori una magia dal suo repertorio, un gol bellissimo: fatti fuori, uno, due, tre compagni-avversari, messo a sedere anche Rosati con una finta e poi spinta la palla in rete. Un gol per l'abbraccio con i napoletani dopo le polemiche, le voci di mercato, la clausola rescissoria, la vacanza supplementare in Costa Smeralda, i richiami di De Laurentiis. Il pomeriggio del Pocho ma anche di Cavani. Attesissimo pure il Matador, fresco vincitore della Coppa America con l'Uruguay, il primo ad abbracciare Lavezzi dopo la rete e capace di regalarsi la gioia personale nel secondo tempo (poco prima che Lavezzi cambiasse squadra e giocasse gli ultimi 25 minuti da avversario). Un gol da opportunista, il Matador era lì a tramutare in gol la respinta di Colombo sul tiro di Hamsik. Meno brillante rispetto a Lavezzi, meno palloni giocati, meglio però nel secondo tempo: Cavani dopo la rete ha ritrovato più fiducia, regalando qualche tocco dei suoi e dialogando stretto con i compagni. Per lui è la stagione della conferma, dopo il successo con la Celeste vuole vincere qualcosa con il Napoli. Il Pocho e il Matador, il mercato. Il Napoli che sta lavorando su un vice Cavani, annunciata in dirittura d'arrivo la trattativa con Chavez: l'attaccante argentino del San Lorenzo, potrebbe arrivare a Napoli la prossima settimana. «Sono davvero felice di arrivare al Napoli, per me è un'occasione unica perché sono un club importante che mi farà crescere», ha dichiarato a un portale argentino. Quella di Borriello è una semplice suggestione: Mazzarri non vuole un big come vice Cavani e l'attaccante napoletano ha un ingaggio alto che farebbe saltare tutti i parametri. E poi più passano i giorni di mercato più si scongiura l'ipotesi di un addio di Lavezzi. Anzi il suo manager Mazzoni ha dato un ulteriore segnale di apertura. «Il Pocho sta bene al Napoli, il contratto? Se ne può parlare, come pure si può eliminare la clausola rescissoria», ha detto in settimana l'agente dell'argentino.

    Altro uomo mercato, Gargano. Il centrocampista uruguaiano sta dimostrando con i fatti che vuole restare ed è pronto giocarsela con tutti per una maglia da titolare. Nella partitina mista al San Paolo ha dimostrato questa sua grande voglia: vuole far vedere con i fatti di meritarsi una maglia da titolare al fianco di Inler. Ha un contratto con la società azzurra, intende rispettarlo e proverà a convincere Mazzarri per riconquistare il posto da titolare.

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