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  • Lazio:| Cambiare strategia per ridurre la rosa

    Lazio:| Cambiare strategia per ridurre la rosa

    • M.A.

    Mancano quaranta giorni alla fine del mercato, tempo ce ne sarebbe per regalare a Petkovic i rinforzi richiesti ma in casa Lazio è scattato l'allarme. Giustificato dall'esito negativo della trattativa per Yilmaz, dall'epilogo della vicenda Breno e dal prolungarsi dell’affare Balzaretti, semmai il terzino della Nazionale arriverà mai a Roma. Ma la preoccupazione dei tifosi non è solo per i giocatori che non sono ancora arrivati ma soprattutto per quelli che non si riescono a piazzare. D'accordo, la crisi economica globale ha colpito tutti, anche il Milan di Berlusconi, però è necessario un cambio di passo per piazzare gli esuberi e non avere anche in questa stagione una serie di pensionati d'oro a Formello.

    La 'spending review' per portare a risultati confortanti deve avere un solo obiettivo: sfoltire la rosa anche a costo di rimetterci. Perché se non ci sono molti soldi nelle casse biancocelesti, risparmiare sugli ingaggi può essere una buona mossa iniziale. Il ragionamento di Lotito ha una base logica: perché pagare una parte degli stipendi dei propri calciatori già privilegiati per mandarli a giocare da un'altra parte? Perfetto, ma di questo passo anche per colpa di ingaggi troppo alti non si muove una foglia, non arriva nessuno e purtroppo i vari Zauri, Stendardo, Garrido, Foggia e Alfaro, tanto per citarne alcuni, restano sul groppone.

    Poi c'è il caso Matuzalem: se davvero ha chiesto la rescissione è stato un errore non accettare il risparmio di 4.8 milioni lordi anche a fronte di una minusvalenza rispetto alla spesa effettuata nel 2010 per il suo cartellino. In tutti i bilanci ci sono operazioni negative, capita, e questo problema non può essere una giustificazione sul rallentamento della campagna acquisti. Ecco perché bisogna cambiare la strategia per liberarsi di giocatori inutili che si sono rivelati meno bravi del previsto. Se Lotito resterà insensibile a questi ragionamenti con cui tutte le società calcistiche sono purtroppo costrette a convivere negli ultimi anni, allora i tifosi si possono rassegnare ad assistere a ritiri extralarge e a una serie di giocatori lautamente pagati per allenarsi un paio d'orette a Formello e poi passare tranquillamente le loro domeniche in famiglia.

    (Il Tempo)

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