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  • Lazio, difesa a tre:| L'ennesima prima volta

    Lazio, difesa a tre:| L'ennesima prima volta

    • M.A.

    L'ultima volta, a Palermo, fu un terremoto: cinque gol incassati, le dimissioni e Gianfranco Zola atterrato a Roma. Una cosa si può dire: Edy Reja non è scaramantico. Due mesi dopo, il tecnico ci riprova: riecco la difesa a tre. Perché Radu soffre ancora per il solito ginocchio destro. Perché Konko si è chiamato fuori anche stavolta, e chissà se domenica sul sintetico di Novara risponderà presente. E pure perché Lorik Cana chiede con insistenza una chance da difensore.

    E allora eccolo, l'albanese, in mezzo a un reparto a tre mai visto: sarà la 22° linea difensiva del campionato su 32 partite. La differenza, però, è tutta qui. A Palermo, quel 19 febbraio, da centrale giocò Ledesma, che i tempi del difensore dimostrò di non averli. Stasera in mezzo ci sarà Cana, che invece proprio in quella posizione si muove con la maglia dell'Albania. Lì Cana aspettava un'occasione. Reja gliela regala nella serata più difficile, nel momento decisivo del campionato. Fin qui ha giocato poco: nove presenze, tutte da centrocampista. Quando sembrava aver preso il ritmo, a gennaio ecco la frattura di due vertebre. Domenica contro il Napoli il ritorno. Stasera, a Torino, un altro esordio. E poi nel futuro, chissà: 'Ho voglia di tornare al Marsiglia - ha detto l'albanese in un'intervista rilasciata a Canal Plus -. Ho questo desiderio, non so se e quando accadrà, ma quella maglia mi ha regalato le soddisfazioni più grandi'.
     
    Magari una soddisfazione sarà pure centrare il terzo posto con la Lazio. Per farlo, si deve per forza passare da Torino. Cana ci sarà. Lui, il debuttante, vicino all'esperto e all'eterno emergente. Cana il debuttante potrà buttare un occhio alla sua sinistra, cercando e magari imitando i movimenti di Biava, che mai come stasera vestirà i panni del leader di reparto. L'altro centrale sarà Diakite, la faccia nuova di una Lazio che ha voglia di Champions. Non è un finale di stagione qualunque per il francese. Sono già partiti i colloqui per il rinnovo di un contratto in scadenza nel 2013, che nel calcio è sinonimo di domani. È sempre sotto esame, Modibo. Eppure nelle ultime giornate ha trovato continuità di rendimento, quella che Reja si era quasi stancato di chiedergli. Ora si è pure messo in testa (anche) di diventare un titolare della Lazio del futuro, quella che sta cercando difensori centrali in giro per l'Europa pronti all'uso per la Champions che (si spera) verrà. E cos'è la sfida di stasera, se non un esame per i grandi palcoscenici?
     
    (Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)

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