C'eravamo tanto amati fino al 2009, quando ci dicemmo addio con le mani sulla Coppa Italia: Delio Rossi, da oggi ufficialmente nuovo allenatore della Sampdoria, e la Lazio, una storia lunga quattro anni sfumata in una polemica che le parti provarono a camuffare con l'indifferenza. In apparenza una separazione consensuale, nella sostanza un divorzio amaro e sofferto, meno da Lotito e più dal tecnico che vive a Roma e che con i laziali è riuscito a stabilire un contatto che resiste a tre anni di distanza. C'è anche un gruppo facebook 'Rivogliamo Delio Rossi alla Lazio' che continua ad incassare adesioni nonostante la squadra, con Petkovic, abbia trovato la propria dimensione e continui a sorprendere il campionato. Battendo l'Inter 'Petko' ha scacciato il fantasma di Reja, sabato tocca a Delio Rossi, poi avrà conquistato davvero tutti, anche i nostalgici.

Il tuffo nel fontanone del Gianicolo dopo il 3-0 alla Roma nel dicembre 2006 e gli sconquassi di Calciopoli, la partecipazione alla Champions, il derby record dei 4 gol, uno dei quali siglato dal 'figlioccio' Zarate: forse è proprio Maurito il rimpianto più forte dell'era Delio Rossi. Sembra passato un secolo, ora l'argentino è un corpo estraneo alla Lazio e sabato non sfiderà il suo mentore. Ci saranno i biancocelesti che stanno facendo volare Petkovic (non Candreva, sotto squalifica) e che proveranno a convincere anche in trasferta, soprattutto Klose ed Hernanes, i gioielli che Lotito si sta adoperando a blindare: 'Sono nel mio miglior momento - ha detto il Profeta -, ma spero che l'anno prossimo le cose possano andare ancora meglio'. Sabato a Genova l'occasione sembra quella giusta per trovare continuità lontano da Roma: dopo la separazione, Delio Rossi ha incrociato due volte la Lazio perdendo sempre, a Palermo (0-1, gol di Dias) e all'Olimpico con la Fiorentina (1-0, gol di Klose).

(Corriere della Sera - Edizione Roma)