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  • Lazio, passo indietro:| Fragile dietro, cieca davanti

    Lazio, passo indietro:| Fragile dietro, cieca davanti

    • M.A.

    Serviva una vittoria, bastava un pareggio: è arrivata una sconfitta. Beffarda, ma pur sempre una sconfitta. Con il 2-1 sulla Lazio lo Sporting Lisbona si conferma leader del girone D con sei punti e manda in crisi i biancocelesti, condannati a vincere la prossima sfida in programma il 20 ottobre in Svizzera contro lo Zurigo. Per fortuna della Lazio nell'altra sfida del girone, quella tra Vaslui e Zurigo, arriva un 2-2 che tiene ancora vive le speranze di qualificazione.

    La sconfitta di Lisbona è figlia degli errori: quelli dei biancocelesti, davvero imprecisi sotto porta, e quelli dell'arbitro belga Gumienny non adatto a questi palcoscenici. Il direttore di gara a fine primo tempo ha convalidato il gol partita di Insua 23'' dopo il recupero (Reja è stato espulso per proteste); nella ripresa, dopo aver espulso Insua al 5' (gomitata evidente a Gonzalez), nel finale non ha visto un netto rigore su Sculli.
     
    Arbitro a parte, è vero che la Lazio ci ha messo del suo per complicare la sua corsa verso il passaggio del turno. Fragile in difesa, impalpabile a centrocampo ma soprattutto troppo imprecisa in avanti. Clamorose le palle gol fallite da Konko (traversa da un passo) e il colpo di testa spedito sui tabelloni da Rocchi imbeccato da un traversone al bacio di Cisse.
     
    Il francese, entrato nella ripresa, è tra le note liete della serata assieme al solito Klose (rimasto in campo un tempo, bastato per andare ancora in gol) e Gonzalez, capace di reggere da solo il centrocampo e di andare spesso in aiuto della difesa. Una piccola luce nella buia serata di Lisbona che segna un altro passo indietro per la Lazio, domenica attesa dalla sfida di campionato a Firenze contro l'ex Mihajlovic.
     
    (Leggo - Edizione Roma)

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