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  • Lazio:| E' già Klose-mania

    Lazio:| E' già Klose-mania

     

    Era già considerato un Mito in Germania e non solo. Il gol nel derby lo ha consegnato alla leggenda del calcio romano, spingendolo al vertice della popolarità. Fotografie, scatti a ripetizione, usando anche i flash dei telefonini. Per Miroslav Klose ieri pomeriggio l’imbarco a Fiumicino e il viaggio verso la Sardegna s’è trasformato in un bagno di folla. Lo hanno fermato anche in pista, sotto l’aereomobile dell’Alitalia che ha portato la Lazio a Cagliari, prima che salisse le scalette. Gli addetti aeroportuali in delirio per il centravanti tedesco-polacco, fotografato da tante ragazze al gate B28 e anche dai rugbisti dell’Avezzano, che oggi giocheranno a Capoterra (vicino a Cagliari) e si trovavano sullo stesso volo della squadra biancoceleste. «Certo com’è disponibile! E che pazienza deve avere» ha sottolineato uno dei ragazzi di coach Santucci, vestito di giallo anche lui e pronto a farsi riprendere accanto a Reja. Ma tutti gli occhi erano per Klose, l’idolo della Lazio, il bomber che ha steso la Roma interrompendo un incantesimo che durava da quasi due anni, un leader silenzioso e guardato con rispetto da tutto lo spogliatoio. Non ha bisogno di essere sponsorizzato. Il tecnico friulano lo considera un esempio. I compagni ne parlano con ammirazione, lo ascoltano, ne riconoscono la diversità. Succede così nel calcio: i grandi s’impongono in modo spontaneo, diventano dei punti di riferimento perché hanno carisma, personalità e dimostrano sul campo l’umiltà dei campioni senza atteggiamenti spocchiosi. In fila all’imbarco, Sculli e Rocchi gli si sono avvicinati. Hanno cominciato a parlare di calcio, di situazioni di gioco, lo ascoltavano. Miroslav annuiva e spiegava, sforzandosi, perché il suo italiano sta migliorando ma non è ancora decollato.
     
    TOP PLAYER - Sul campo, invece, sta già volando e questa sera cercherà di aiutare la Lazio a piazzare un altro colpo. Sette gol in dieci presenze con la maglia biancoceleste, cinque in campionato, l’ultimo al Catania mercoledì sera prima di sacrificarsi anche in fase di ripiego o nella posizione di trequartista. La diversità di Klose si era vista dai primi allenamenti ad Auronzo di Cadore. Nelle ultime settimane ha stupito ancora di più, perché s’è dimostrato giocatore totale, top-player senza difetti. Sa attaccare e segnare, sa mandare in gol gli altri, vede il gioco, tocca il pallone con la finezza di un centrocampista, scatta in progressione, torna a difendere, scala le marcature. Fa tutto. Quando ne parla, Reja s’illumina: «Al Bayern Monaco restava davanti e aspettava che gli portassero il pallone. Qui alla Lazio, quando c’è la necessità, si mette in condizione e aiuta. Propone gioco, difende. L’altra sera con il Catania era salito Brocchi, Klose è andato a prendere la sua posizione per coprirne il recupero. A parte i gol che segna, è molto attento anche dal punto di vista tattico, capisce le situazioni, sa che esistono due fasi di gioco» ha spiegato il tecnico friulano.
     
    TANDEM - Cinque gol in serie A, di cui tre in trasferta. Dopo il primo a San Siro con il Milan, Klose ha firmato le vittorie esterne di Cesena e Firenze. A Bologna non ha segnato, ma si è rivelato  determinante nel difendere il vantaggio. Questa sera farà coppia con Dijbril Cisse, a cui Reja ha rinnovato la fiducia perché forse gli basta un gol per sbloccarsi e lo vede alla fine del tunnel. A volte basta insistere per trovare la svolta e in allenamento i segnali del francese, che per primo avverte la responsabilità del momento difficile, non sono passati inosservati. Il Cagliari in casa ha incassato un solo gol in quattro partite. Toccherà a Klose e Cisse, una delle coppie d’attacco più forti della serie A, scardinare il fortino del Sant’Elia.

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