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  • Lazio, Ederson e Zarate:| L'obiettivo è rinascere

    Lazio, Ederson e Zarate:| L'obiettivo è rinascere

    • M.A.

    'Organizzata e propositiva', questi i requisiti che Petkovic voleva appartenessero alla natura della sua Lazio prima di passare alla fase due del progetto, l'inserimento di Zarate ed Ederson. Il primo ancora 'congelato', il secondo appena restituito al campo dopo lo stop di fine luglio, entrambi osservati speciali in prospettiva Chievo. La squadra vista nelle prime quattro gare ufficiali della stagione non ha tradito le aspettative del suo allenatore, soddisfatto per come i giocatori hanno messo in pratica la sua teoria e stuzzicato dall'idea di iniettare ancora più tecnica nell'impianto. Per Petkovic non ci siamo ancora, si può fare di più e meglio, e i margini per salire di livello hanno nomi e cognomi. Perché finora la Lazio ha trovato equilibrio e compattezza con il solito undici, quello che ha elevato Hernanes a faro del gioco e che ha ritrovato in Klose il leader indiscusso. Ma il duetto Zarate-Ederson può far guadagnare alla Lazio quel 20% che manca alla perfezione.

    Petkovic ci sta lavorando, sia l'argentino che il brasiliano, rivali per la maglia numero 10 e ora insieme alla conquista di un posto nella Lazio, si stanno impegnando per comprendere le idee di cui il tecnico parla a lungo dopo le sedute. Facendo delle opportune specifiche: a parte la parentesi con gol al Mura, Zarate è rimasto fuori fino a questo momento perché, secondo l'allenatore, è ancora troppo individualista, fa fatica a vedersi in un contesto di squadra e a divertirsi in armonia coi compagni. Il fatto che nella Lazio non esistano ruoli così definiti è per lui un'arma a doppio taglio, perché se è vero che in campo non esistono gabbie, per rispettare l'equilibrio di squadra è necessario essere solidali coi compagni, una rivoluzione copernicana per Zarate. Diverso il discorso su Ederson: appena arrivato alla Lazio e subito un infortunio, una sfortuna nera. E anche l'indicazione per lo staff medico di un fisico da tenere sott'occhio. Ma sul brasiliano Petkovic non ha nessun dubbio, la versatilità del giocatore dà ampie garanzie di impiego: mediano, trequartista, ala, se in salute Ederson ha giocato bene ovunque.

    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

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