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  • Lazio, Hernanes:| Mai stato così forte...

    Lazio, Hernanes:| Mai stato così forte...

    • M.A.

    Il segreto, secondo i bene informati, sta nella preparazione. Quella che nella passata stagione Hernanes aveva dovuto saltare, avvitandosi un po' su se stesso dopo l'inverno. Lo stesso periodo in cui, quest'anno, il 'Profeta' è rifiorito. A livello tattico, invece, sono tutti concordi nel ritenere che il cambio di modulo, col ritorno al 4-2-3-1 o 4-4-1-1 che dir si voglia, abbia restituito al brasiliano lucidità e cattiveria sotto porta avendolo svincolato dai compiti di copertura. Come che sia, un Hernanes come quello ammirato nell'ultimo mese a Roma, non si era ancora mai visto. Tonico, opportunista, spettacolare, ma soprattutto decisivo. Cinque reti segnate dal 10 gennaio al 10 febbraio, dalla deliziosa punizione che ha dato alla Lazio la vittoria sul Verona in Coppa Italia alla splendida botta che ha avviato la rimonta col Cesena. In mezzo ci sono stati anche il rigore all'Atalanta, il gol di rapina al Chievo e la difficile girata contro il Milan, giusto per smentire chi lo voleva latitante nelle gare più importanti. E giusto per costringere Reja a non sostituirlo più per primo. Col Milan è uscito solo all'88', col Cesena è rimasto in campo fino alla fine. A Genova, quando la caviglia l'aveva costretto a non scendere in campo, la Lazio ha perso. E ognuno dei suoi cinque gol nel mese da eroe ha portato a una vittoria.

    Se qualcuno cercava una costante della rinascita laziale, è servito. Un simile rendimento non poteva ovviamente sfuggire a Menezes, ct della Selecao, che ha subito colto l'occasione per convocare il Profeta per l'amichevole con la Bosnia di Lulic, il prossimo 28 febbraio. 'Zio' Edy non sarà contentissimo, preoccupato com'è di una squadra costretta da tempo a fare gli straordinari. Ma per Hernanes, che della maglia del Brasile ha da sempre fatto un obiettivo dichiarato, si tratta della ciliegina sulla torta. Ora il brasiliano ha messo nel mirino la coppa, ancora meglio la porta dell'Atletico Madrid, a giudicare da tutti i tiri provati ieri in allenamento contro un esausto Bizzarri. Vuole trascinare la Lazio alla vittoria di un trofeo, l'Europa League potrebbe essere l'occasione giusta, ma di fronte c'è il duro ostacolo spagnolo.

    Per Hernanes, peraltro, quella con i biancorossi sarà una gara particolare. Di fronte ritroverà Diego, del quale è quasi coetaneo - il laziale è più giovane di tre mesi - ed è stato compagno nell'avventura Olimpica del 2008, quando entrambi facevano parte dell'undici titolare carioca - al fianco di gente come Ronaldinho e Pato - che conquistò il bronzo. Da allora le strade dei due hanno preso direzioni diverse. Il 'Profeta' ha continuato ancora per due anni la carriera in Brasile, Diego sembrava avviato a una travolgente ascesa europea. La Juventus lo acquistò nel 2009 per 25 milioni, lui si rivelò al grande pubblico italiano con una doppietta alla Roma, guarda caso all'Olimpico. Poi però è arrivata una stagione deludente, il ritorno in Germania e poi l'approdo all'Atletico Madrid. Tanti alti e bassi prima dell'arrivo di Simeone, che da seconda punta lo ha riportato sulla trequarti. Proprio mentre Reja avanzava di nuovo Hernanes. Facile vedere nella sfida europea un confronto a distanza per la maglia di trequartista del Brasile. In questo momento non c'è partita, il laziale è in vantaggio. E domani sera vuole fare un nuovo scatto, proprio in faccia all'avversario. Perché Hernanes, lo dicono le cifre, non è mai stato così forte.

    (Il Tempo)

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