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  • Lazio, 'seconde linee':| Il tesoretto sono loro

    Lazio, 'seconde linee':| Il tesoretto sono loro

    • M.A.

    Nella Lazio dei Klose, Hernanes, Cisse, Dias, Ledesma stanno trovando spazio e consensi anche le seconde linee, alle quali Reja ha dovuto far ricorso per fronteggiare l'emergenza infortuni. E bisogna dire che le alternative hanno risposto bene, diventando spesso decisive anche in partite importanti. Su tutti spicca il rendimento di Giuseppe Sculli, autore di cinque reti, nonostante abbia giocato relativamente poco. Un attaccante che sa sempre farsi trovare pronto, che abbina qualità tecniche e di goleador a spirito di sacrificio per la squadra. Due volte a segno in campionato: inutile il gol contro il Genoa, da tre punti quello contro il Parma. Fondamentale il suo contributo in Europa League. Definirlo rincalzo è riduttivo, basta guardare la media-voto per rendersene conto e capire che Sculli, quando serve, c'è sempre.

    Una delle sorprese più interessanti si chiama Lulic. Dopo un avvio sottotono, pian piano, il ragazzo ha acquisito esperienza e consapevolezza, una volta conosciuto il calcio italiano, diventando molto di più di un'alternativa: sia come centrocampista che come esterno basso di sinistra, un elemento duttile sul quale lavorare perché può crescere ulteriormente. Al suo attivo anche due reti pesanti (Bologna e Cagliari). Anche Cana ha stentato parecchio all'inizio, incontrando difficoltà con gli schemi della squadra, ma a Lecce è stato determinante. Lo stesso Gonzalez non rientra nella formazione tipo, però riesce quasi sempre a ritagliarsi spazi notevoli.

    Mercoledì sera si è registrato l'esordio di Zampa, un giovane da seguire con attenzione e far crescere all'ombra di calciatori di spessore internazionale. In attacco Kozak ha confermato che, quando c'è bisogno di un ariete che sostituisca l'insostituibile Klose, il ragazzo risponde con prestazioni di valore e con gol. Di grande peso specifico la prodezza contro lo Sporting Lisbona, perché ha spianato la strada della vittoria e della qualificazione. Per ultimo prendiamo in esame la difesa. In porta c'è stato il rientro da protagonista di Bizzarri, titolare nella gara inaugurale di campionato contro il Milan e poi panchinaro e infortunato. Due partite nelle quali ha fatto molto bene, senza far rimpiangere Marchetti, e lo stesso dimenticato Carrizo si è reso utile a Lecce. Cavanda ha giocato da titolare in Europa League: deve maturare soprattutto tatticamente, però ha mezzi atletici notevoli sui quali lavorare. E Diakitè ha stupito tutti contro lo Sporting confermando che, dopo tanta attesa, è forse arrivata la stagione della consacrazione. In questo scorcio di stagione ha rimpiazzato Dias, confermando di avere mezzi considerevoli ed evidenziando ancora grande personalità.

    (Il Messaggero)

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