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  • Lazio indifesa:| Sirene inglesi per Cavanda
Lazio indifesa:| Sirene inglesi per Cavanda

Lazio indifesa:| Sirene inglesi per Cavanda

Petkovic perde i pezzi, si moltiplicano gli infortuni, l’allarme non rientra e getta un’ombra sul finale di stagione. La Lazio rivive lo stesso film della passata stagione, sorpassata in volata Champions. Proprio quando si cominciava a sorridere per l’annunciato rientro di Mauri e Klose, sulla via del recupero, è arrivata una cattiva notizia. Quasi una mazzata per il tecnico di Sarajevo, che oggi pomeriggio riprenderà gli allenamenti a Formello. S’è fermato Andrè Dias. Un nuovo stiramento. Lesione di primo grado agli adduttori della coscia destra. Stop di almeno 15-20 giorni, ma il periodo di lontananza dai campi potrebbe essere più lungo. Il difensore brasiliano resterà fuori almeno sino a metà aprile e salterà il prossimo ciclo di partite. Niente Catania, indisponibile per il derby con la Roma e anche nella doppia sfida dei quarti di Europa League con i turchi del Fenerbahçe. Ad oggi è difficile pronosticarlo tra i convocati per il confronto del 15 aprile con la Juve all’Olimpico.

LESIONE - Dias veniva da un precedente infortunio agli adduttori della coscia destra tenuto sotto traccia. Petkovic l’aveva tenuto a riposo con Stoccarda e Torino ed era convinto di poterlo recuperare dopo la sosta. Per tutta la scorsa settimana, proprio con l’obiettivo di intensificare la preparazione e ritrovare una buona condizione, Dias si era allenato a pieno regime. Sul finire della settimana, come spiegato dal bollettino diramato dalla società biancoceleste, ha avvertito nuovi dolori alla coscia. Gli esami clinici, eseguiti poco dopo l’ora di pranzo alla Paideia, hanno dato un esito sconfortante. Si parla di stiramento. «Gli esami si sono resi necessari per la comparsa nel fine settimana di un dolore acuto al livello della regione adduttoria della coscia destra – recita il bollettino – Gli accertamenti effettuati hanno evidenziato la presenza di una lesione muscolare di primo grado a carico del muscolo adduttore, con interessamento della fascia muscolare e della giunzione mio-tendinea. I tempi di recupero sono attualmente stimati intorno ai quindici-venti giorni».

EMERGENZA - Il richiamo atletico voluto da Petkovic è stato fatale. Forse Dias, che lamenta frequenti stop, andava gestito con maggiore prudenza. Oppure è stato un infortunio inevitabile, considerando l’età (34 anni), l’elevato numero di partite giocate sinora (28 presenze tra campionato e coppe), la predisposizione naturale agli infortuni muscolari. Uomini contati e tante partite ravvicinate da affrontare. Petkovic dovrà insistere su Biava, che alla soglia dei 36 anni ha già toccato le 35 presenze stagionali. L’ex stopper del Genoa farà coppia con Lorik Cana. Restano loro due più il francese Micka Ciani, che sta attraversando un periodo di involuzione preoccupante: è passato dalla figuraccia di Siena al rosso per una folle doppia ammonizione con il Torino, così dovrà scontare un turno di squalifica in campionato. Petkovic deve ancora fare a meno di Konko (oggi gli esami di controllo al ginocchio destro) e prima o poi dovrà fare i conti con il giudice sportivo: Radu e Lulic sono in diffida, al prossimo cartellino giallo scatterà la squalifica in campionato.

SCELTE - Non è un momento facile, tuttavia la Lazio possiede le risorse per uscirne. Strada sempre più in salita, l’importante è che si difenda il lavoro di Petkovic qualora non si raggiungessero determinati obiettivi e che ognuno si prenda le proprie responsabilità. Come ripetiamo da inizio gennaio, più dei mancati acquisti invernali erano preoccupanti le difficoltà sui rinnovi. Pesano le scelte di Lotito: difendere i principi significa pagare sul campo. La rinuncia a Diakitè e ancora di più a Cavanda (scadenza 2014) hanno indebolito l’organico della Lazio e messo a dura prova una difesa che ora fa acqua da tutte le parti. Una beffa e un paradosso scoprire proprio ieri, da fonte disinteressata, che l’Arsenal sta seguendo Cavanda. Sarebbe meglio dire stava, perché da due mesi è fuori rosa. Altro film già visto.

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