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  • Lazio, Keita: 'Vi racconto un episodio che non scorderò mai'

    Lazio, Keita: 'Vi racconto un episodio che non scorderò mai'

    L'attaccante Keita Baldè Diao si racconta in una lunga intervista a Lazio Style Channel. 'Io ero al Barcellona, che mi aveva mandato in prestito ad una squadra catalana, il Cornellà; alla fine della stagione avrei dovuto fare ritorno ai blaugrana, ma è arrivata la proposta della Lazio - ricorda lo spagnolo -. Ne ho parlato con i miei genitori e con i miei amici, e alla fine ho deciso di provare questa nuova avventura. Il Barcellona è la scuola migliore al mondo in ambito calcistico, e non solo. Ti fanno crescere come persona, a livello di mentalità, di educazione, di rispetto. Mi hanno preso quando avevo 9 anni, ho imparato tutto là dentro. È impossibile che tutti i giocatori che sono nel settore giovanile blaugrana arrivino in prima squadra; alcuni ci sono riusciti, altri sono andati via. Se vuoi provare qualcosa di nuovo, una nuova avventura, se sei convinto di te, se hai fiducia e vuoi farcela altrove, devi fare questa scelta. C'è un momento della mia infanzia che non dimenticherò mai. Avevo 8 anni, ancora non ero al Barcellona. Giochiamo fuori casa, a fine partita si avvicina a mio padre un signore anziano, che non conosco. Gli dice: Lui è tuo figlio? Compragli molte scarpe, perché questo ragazzo grazie al calcio viaggerà molto. Mio padre è rimasto quasi sotto shock. Non scorderò mai quelle parole. Mi sono rimaste dentro'. 

    Keita ricorda bene anche il periodo in cui, già acquistato dalla Lazio, è stato costretto a stare lontano dal campo per motivi burocratici. 'Sono stato circa un anno e mezzo fermo, facevo solo amichevoli - le sue parole -. La famiglia mi ha aiutato moltissimo, mi ha sempre incoraggiato e incitato a stare tranquillo, a non innervosirmi. Anche il direttore sportivo Igli Tare mi ha aiutato tantissimo con i suoi consigli. Io ero sereno, sapevo che sarebbero arrivate subito cose buone non appena avessi iniziato a giocare. Tounkara? Ha un gran cuore; va gestito, è giovane. L'anno scorso facevamo tutto insieme; sono venuto un anno prima di lui qui alla Lazio, l'ho fatto conoscere io ai biancocelesti. È un grande giocatore, lo vedrete tutti. Rispetto alla Primavera in prima squadra ho trovato un ambiente diverso, con persone grandi, mature, che hanno figli, famiglia, sono da una vita in serie A. Io sono arrivato in ritiro positivo, volevo stare bene con gli altri e imparare da tutti. I compagni mi hanno fatto abituare subito, mi hanno dato fiducia'. 

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