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  • Lazio, le pagelle di CM: Milinkovic è il buttafuori della Roma, Immobile letale

    Lazio, le pagelle di CM: Milinkovic è il buttafuori della Roma, Immobile letale

    Roma-Lazio 3-2

    Strakosha 6,5: Subito due brividi per lui, poi si allunga sul diagonale di El Shaarawy, mostrandosi reattivo. Sul gol non ha colpe, il tiro di El Shaarawy è tesissimo e improvviso. Per il resto è attento, chiude con una gran parata su Salah. Sul gol di Salah è impreciso. 

    Bastos 6,5: I 3 dietro macinano che è una meraviglia, e Bastos offre un contributo sontuoso: sempre attento, deciso, è il suo modulo e si vide. Si trova a meraviglia. E Dzeko 

    De Vrij 5,5: La sua scivolata magica toglie un pallone d’oro a Salah, poi sul pareggio della Roma il suo rinvio è imperfetto, diventa un assist preciso a El Shaarawy. Per il resto nell’assedio persistente giallorosso si comporta bene, esce perché non al meglio

    (Dal 46’ Hoedt 6,5: Si innesta in un reparto che oramai è diventato una trincea metallica. Fa il suo in un momento della gara in cui l’inerzia dell’incontro è tutta biancoceleste. Stacca su tutti i palloni, lotta, ma oramai la partita è della Lazio. 

    Wallace 7:Esperienza, concretezza, sul gol di El Shaarawy può poco: la sua marcatura in seconda battuta su Salah spesso lo costringe a nicchiare, quando può va a prendere palloni alti vitali per la sopravvivenza difensiva della Lazio. 

    Basta 6,5 : Attento, preciso, limita al minimo la possibilità di errore per provare a non offrire mai il fianco alle possibili offensive giallorosse. 

    Milinkovic 7,5: Nel primo tempo soffre tantissimo l’aggressività della Roma, protesa alla ricerca del vantaggio. Poi ha sul piede il pallone che vale una carriera a Roma, ancora una volta lui. E la sua esultanza culminata esattamente davanti alla panchina della Roma rimarrà negli annali. Poi, pur non essendo in una forma smagliante spadroneggia in lungo e in largo, soprattutto quando i centrocampisti della Roma provano a metterla sul fisico. 

    Biglia 7,5: Fa una partita monumentale, un inno alla sagacia tattica e alla precisione nella posizione. Tiene la barra a dritta quando la gara è dura, spigolosa e la Roma prova in tutti i modi a recuperare. Ogni volta è lui a chiamare tutti alla calma, è lui a chiamare la squadra ad un atteggiamento maturo. 

    (Dal 71’ Murgia s.v.)

    Lulic 7: Uno stantuffo, corre avanti e indietro, si inserisce dalla posizione centrale per provare  a mettere in difficoltà il centrocampo della Roma. Quando le squadre si allungano trova il suo habitat naturale, con i suoi strappi offre una spalla decisa agli attacchi della Lazio. Chiude in grande sofferenza, con grande spirito di sacrificio: Inzaghi non può cambiarlo nonostante l'infortunio, lui stringe i denti e soffre fino alla fine. 

    Lukaku 7,5:Contro la Roma si trova a suo agio, può sfruttare le sue potenti falcate per ribaltare velocemente il fronte offensivo e portare la Lazio in avanti. Si prende un giallo per un intervento al limite del codice penale su Strootman. Poi sale che è una meraviglia, come se facesse parte di un’orchestra perfetta, come se suonasse al derby da sempre. 

    F.Anderson 6,5: Inizio opaco per il brasiliano, poi man mano diventa il catalizzatore della manovra offensiva della Lazio. Sale in cattedra quando deve pulire i palloni, dare respiro alla manovra. Non è la sua miglior partita, ma è la partita che serve. 

    (Dal 57’ Keita 6,5: Gli va, gli va di fare male alla Roma, di mandare ancora più in orbita i tifosi della Lazio. Prova a saltare tutta la difesa della Roma. Poi non raccoglie molti altri palloni, anche perchè la gara è oramai incanalata. 

    Immobile 7,5: Sul gol di Milinkovic si crea da solo una palla gol ghiotta che spara su Alisson. Non è letale, ma come sempre dà tutto, si sbraccia, corre, prova a tenere su qualche pallone. Poi all’improvviso arriva il lancio giusto, millimetrico, e Immobile rispedisce a casa qualsiasi possibilità di remuntada giallorossa. E manda in estasi la tifoseria biancoceleste. 


    All. Inzaghi 7,5: Studia la gara dell’andata, riesce a infondere ai suoi la giusta calma, soprattutto nel rutilante start della gara, quando la Roma prova in tutti i modi a forzare il fortino biancoceleste. La finale è sua, probabilmente mette il timbro su una stagione al di sopra di tutte le aspettative. E gran parte del merito è suo. 

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