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  • Lazio: Mauri e Klose, il vecchio che stupisce
Lazio: Mauri e Klose, il vecchio che stupisce

Lazio: Mauri e Klose, il vecchio che stupisce

  • M. A.
Vecchi fenomeni, utili e indispensabili. Capaci di muoversi come ventenni, di strappare applausi e riempire lo stadio. È la vittoria della Lazio, è il traguardo più sognato, è la rinascita di Miroslav Klose e Stefano Mauri. Campioni oltre il campo, giocatori esemplari al servizio di Pioli, leader indiscussi all’interno dello spogliatoio e punti di riferimento per i più giovani. Due carriere a confronto, tanti successi e obiettivi per il futuro, la loro storia non è ancora terminata. Anzi - come riporta Il Tempo - l’avventura riprenderà anche il prossimo anno, sarà rappresentata dal ritorno in Europa, diventerà prestigiosa se la Lazio dovesse qualificarsi per la Champions. In ogni caso Lotito e Tare ripartiranno da loro, Mauri e Klose (71 anni in due), le stelle intramontabili. Il capitano biancoceleste è a Formello da 9 anni, è il veterano del gruppo, ha trascinato la squadra durante mille battaglie. Ha vinto trofei e alzato al cielo la Coppa Italia del 26 maggio 2013 conquistando definitivamente i tifosi biancocelesti.
In questa stagione ha collezionato (tra campionato e Coppa Italia) 25 presenze e siglato 9 reti, numeri da bomber. Ma a giugno il suo contratto scadrà, la società è già pronta al rinnovo: Mauri siglerà un nuovo accordo biennale con il club, raggiungerà il suo decimo anno a Roma, diventerà una bandiera della Lazio. Manca solo la firma, tra qualche mese sarà tutto nero su bianco, le parti sono d’accordo, c’è la stretta di mano tra il presidente Lotito e il giocatore cn cui ha un rapporto privilegiato. Dopo l’Empoli ha lanciato la sfida alla Juventus: «Noi cerchiamo di vincerle tutte. Loro sono ancora i più forti e anche se avranno le due gare di Champions sono sicuro che con noi non entreranno in campo come contro il Parma».
Dello stesso avviso Klose, il panzer tedesco. Protagonista di un’annata da record (32 partite, 13 gol e 7 assist), mai nessuno come Miro: nel 2014 è diventato Campione del Mondo con la Germania, nel 2015 sogna di tornare in Europa dalla porta principale. Gli manca la Champions, è un traguardo che potrebbe convincerlo a restare un’altra stagione nella Capitale. Con l’infortunio di Djordjevic ha ritrovato continuità e messo minuti nelle gambe, ora è inarrestabile: Klose segna sempre, non si ferma più, non ha nessuna intenzione di farlo. Gioca con la velocità e lo spirito di un ragazzino, s’allena con l’entusiasmo di sempre, pochi mesi fa il suo contratto si è rinnovato automaticamente di un altro anno. La decisione l’ha praticamente presa insieme alla sua famiglia: resterà, i segnali sono questi. Miroslav rappresenta l’immagine della società nel mondo, è un uomo copertina, con la sua classe ha portato visibilità e prestigio all’intera struttura. Le offerte non mancano: soprattutto dalla Bundesliga, ma anche dalla MLS e dal San Paolo. Non si muoverà, giocherà ancora un anno e magari, dopo, se il progetto dell’Academy andrà in porto, potrebbe decidere di restare a vivere a Roma e sposare per sempre il biancoceleste.

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