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  • Lazio-Milan, le pagelle di CM: Bonucci e Kessie disastrosi, Luis Alberto super

    Lazio-Milan, le pagelle di CM: Bonucci e Kessie disastrosi, Luis Alberto super

    • Luca Capriotti e Daniele Longo
    Lazio-Milan 4-1

    LAZIO

    Strakosha 6,5:
     Non viene mai impegnato, si gode da spettatore la goleada biancoceleste. Suso lo solletica nella ripresa, il Milan cresce ma lui non concede molto. Sul gol di Montolivo non può nulla.

    Wallace s.v.: Una buona chiusura, poi è costretto ad abbandonare la partita causa pressing troppo veemente di Borini. Mani sul viso, Inzaghi si preoccupa.

    (Dal 15' Bastos 7: gli capita subito una grossa palla gol, sulla linea di porta non riesce a siglare il vantaggio. Poi una partita sicura, attenta, tiene in gioco Montolivo ma l'azione è molto rapida, difficile fargliene una colpa. Molto sicuro di sé, sempre e comunque).

    de Vrij 7: Elegante, maestoso, quando è così in forma non possono metterlo in difficoltà Borini e Cutrone. Il Milan nella ripresa prova almeno a salvare l'orgoglio, ma l'olandese non gli concede molto di più, nonostante il doppio cambio in attacco di Montella. Cambiano gli interpreti, la sua classe platinata non conosce deroghe, tranne nel finale, con un pallone buttato che poteva costare il secondo gol del Milan.

    Radu 7: Sicuro, senza pecche: la sua partita non teme critiche. Ha fatto tutto quello che si richiede ad un centrale a 3: chiude con grinta, mette toppe, si muove con sicurezza. Il Radu di cui la Lazio ha bisogno.

    (Dall'80' Luiz Felipe s.v.)

    Basta 7: Nel primo tempo è uno stantuffo continuo, si propone con veemenza sulla fascia e la Lazio ne beneficia. Quando gli spazi si allargano, lui deve stare solo attento in chiave difensiva. Una partita da miglior Basta.

    Parolo 6,5: La sua partita dà equilibrio e pressing continuo, la Lazio stravince la gara per maturità tattica e forza fisica, tutte caratteristiche che lui porta in dote in abbondanza. Si fa buttare fuori per troppa generosità, un peccato, salterà la trasferta a Genova.

    Leiva 7:  Lo scontro con Biglia è a distanza, il Lucas biancoceleste copre e tiene le distanze. La classica prestazione d'esperienza, attenta, precisa, senza troppi fronzoli. Sembra sempre in controllo della partita, la Lazio ha bisogno del suo carisma e della sua forza. Non sbaglia quasi nulla, con qualche picco di eleganza.

    Lulic 6: Comincia in maniera appannata, la sua prestazione non cresce di tono dal punto di vista tecnico, ma gode di un lampo del miglior Lulic: il terzo gol di Immobile è frutto di una sua discesa straripante, dopo aver messo a sedere Calabria. Sbaglia troppo in fase di palleggio.

    (Dal 65' Lukaku 6,5: Forza fisica, rapidità, le sue discese sono una spina nel fianco per chiunque. Ravviva un momento del match in cui sembra oramai tutto deciso, grazie alla doppia realizzazione della Lazio nella ripresa, che mette il risultato al sicuro).

    Milinkovic 6,5: La Lazio stavolta non ha bisogno dei suoi assoli, ma il serbo mette fisico e forza al servizio della squadra, senza paura. Magari non la sua miglior partita, sono altri a salire in cattedra: si sacrifica anche in copertura, una buona gara la sua.

    Luis Alberto 8: Ossessione per la seta, le cose preziose, la suola:  Donnarumma nel primo tempo si salva per un soffio dal subire gol su calcio d'angolo. Prende fiducia col passare minuti, poi sale in cattedra: serpentina in area e guadagna il calcio di rigore. Il secondo tempo è scuola, e sono da chef prelibato i piatti che sforna lo spagnolo: il Milan si sbilancia e, in perfetto contropiede, Luis di velluto va a firmare il quarto gol della Lazio. La "ciliegina sulla torta" per Inzaghi è lui, Luis Alberto.

    Immobile 8,5: Ciro salva-Italia si prende anche la Lazio. Corre, si muove su tutto il fronte d'attacco, strega Donnarumma segnando il penalty del vantaggio. La sua girata che regala alla Lazio il 2-0 è un'ode a Beppe Signori. In area ha il  piede caldo, in ebollizione: Parolo gli serve un pallone tra gambe intricate, lui trasforma e si porta il pallone a casa. Avrebbe potuto farne 4, 5, a testimonianza di uno stato di forma stupendo. Semplicemente stupendo.

    All. Inzaghi 8,5: La sua Lazio inizia sorniona, poi esce di nuovo la stessa squadra che ha battuto la Juve:  strapotere fisico, letale in zona gol, tecnica e attenta in difesa. La classe assoluta di Luis Alberto è una miniera di assist e gol: Inzaghi lo ha trasformato, come in una novella corsa all'oro. Ed è Inzaghi, a trasformare nel metallo più prezioso tutto quello che tocca. La Lazio, Luis Alberto, e una partita contro il Milan dal mercato prepotente a suon di Biglia e milioni.

    Luca Capriotti

    MILAN

    Donnarumma 5: Non ha particolari responsabilità però raccoglie 4 palloni da in fondo al sacco. 

    Calabria 4: Fa rimpiangere ampiamente sia Conti ma anche Abate. Sulla sua corsia la Lazio trova sempre terreno fertile.

    Rodriguez 4,5: Soffre tremendamente la intraprendenza di Luis Alberto, imperdonabile l'errore di posizione in occasione del quarto gol.

    Musacchio 4,5: Inizia con il piglio giusto, cercando l'anticipo su Immobile. Spegne, però, l'interruttore troppo presto come il resto dei compagni di reparto.

    Bonucci 4: Dentro la sua partita ci sono tutte le difficoltà del momento. Condizione fisica al 50%, scarsa predisposizione alla difesa a 4. Si fa saltare come un birillo da Immobile, al quale lascia troppo spazio in occasione della seconda marcatura. 

    Kessie 4,5: L'ìvoriano è completamente fuori dalla partita. Deconcentrato e poco lucido, commette l'ingenuità che  costa il fallo da rigore su Luis Alberto. Macina tantissimi chilomentri ma ne risente la qualità delle giocate.

    Biglia 5,5: Il meno peggio tra i suoi, cerca di fare gioco con buona lucidità e qualità ma predica nel deserto.

    Montolivo 5: Il gol è l'unica nota lieta di una prestazione abulica. Letteralmente sovrastato dal pressing del centrocampo della Lazio. 

    Suso 5: Nella prima frazione fatica a trovare la giusta posizione in campo e non riesce mai a trovare lo spunto. Leggermente più vivace nella seconda parte di gara, ma è troppo poco. (Dal 73' Bonaventura 5,5: Combina poco, nel grigiore generale non riesce a incidere)

    Cutrone 4,5: Spettatore non pagante, De Vrij non gli lascia nemmeno le briciole. Rispetto alle ultime uscite, mancano anche la ricerca della profondità. (Dal 55' Kalinic 5,5: Fa salire la squadra, creando scompiglio nel finale)

    Borini 4,5: Montella gli chiede dinamismo e di attaccare gli spazi ma non ci riesce mai. Oggettivamente non sembra avere quella cifra tecnica per giocare titolare in questo Milan, innumerevoli i passaggi sbagliati. (Dal 55' Calhanoglu 6: Entra bene in campo, propiziando l'unica rete del Milan)

    All. Vincenzo Montella 4: Le scelte di formazione non pagano: Calabria è tra i peggiori, così come Borini in attacco. Rientra con i medesimi undici anche nel secondo tempo, perchè?

    Daniele Longo
     

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