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  • Lazio: Morrison sì, Morrison no

    Lazio: Morrison sì, Morrison no

    • M. A.
    «Ma perché non gioca Morrison? Sta antipatico a Pioli?». Proprio non se lo spiegano, i tifosi della Lazio. Attraverso le radio e sui social network la richiesta è sempre la stessa: il popolo biancoceleste vuole vedere l’«incompreso» Ravel. Finora, come riporta Il Tempo, l’inglese ha giocato poco, per la precisione 61 minuti, incluso l’intero impalpabile secondo tempo nella pesante sconfitta subita a Verona contro il Chievo. Perché non gioca Morrison, presentato dal direttore sportivo Igli Tare come un calciatore «dalle qualità fuori dalla norma, un ragazzo che ha risolto i problemi personali e sarà importante per la squadra»? Di sicuro non perché sta antipatico a Pioli. Il tecnico emiliano ha spiegato più volte le difficoltà d’ambientamento dell’inglese, dai confessati problemi con l’italiano alla malcelata esuberanza fuori dal campo e al complicato rapporto con le regole.«Ho una brutta etichetta addosso - ha spiegato Morrison nell’ultima intervista in Inghilterra - ma io non sono un problema, sono solo incompreso». Morrison l’«incompreso» chiede spazio e i tifosi vogliono vederlo. Le doti tecniche dell’inglese farebbero tanto comodo alla Lazio, in modo particolare domani contro il Rosenborg quando Pioli dovrà rinunciare ancora una volta ai titolari Biglia e Parolo, con l’affaticato Milinkovic-Savic destinato alla panchina. Eppure, nell’ormai abituale 4-2-3-1 provato ancora a Formello, il tecnico emiliano sembra voler rilanciare l’ex capitano Stefano Mauri, finora molto lontano dalla forma migliore ma in vantaggio nelle gerarchie del neo 50enne tecnico.

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