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  • Lazio-Muslera: addio necessario? L’esperto ‘Completo e italianizzato’

    Lazio-Muslera: addio necessario? L’esperto ‘Completo e italianizzato’

    Federico Marchetti scalpita per vestire la maglia biancoceleste, ma i tra i pali di Formello c’è un certo affollamento: rientrerà dall’Argentina l’ex fenomeno Carrizo, c’è Berni e il secondo Bizzarri. In pratica se Muslera non verrà ceduto la Lazio potrebbe avere serie difficoltà nell’ingaggio del Nazionale italiano.

    Il giovane portiere uruguagio ha rifiutato il Galatasaray e non ha trovato le condizioni adatte per il rinnovo con Lotito, quindi si profila un caso che, paradossalmente, si sta sviluppando proprio nel momento di massima maturazione di Muslera.

    Con l’aiuto dell’esperto Claudio Rapacioli, presidente di Apport, la redazione di CalcioMercato.com ripercorre tutte le tappe della storia laziale di Fernando Muslera: “Fu acquistato dalla Lazio nell'estate del 2007 per ovviare a problemi burocratici sorti per il tesseramento di Carrizo. A 21 anni ancora da compiere fu pagato circa 3 milioni. Aveva dalla sua quasi 50 partite disputate nel campionato di serie A uruguagio, che non sarà certo la Serie A, la Liga o la Premiere League, ma è sicuramente un campionato importante e seguito da tifosi e tecnici molto pressanti e appassionati. La Lazio lo propone immediatamente sul palcoscenico della serie A, ma ben presto si rende conto di quanto questo ragazzone di 191 cm sia ancora acerbo per la nostra massima serie.  Dopo una manciata di gare torna a sedersi sostituito dal più esperto Marco Ballotta all'epoca già ultra 40enne.

    Sembra l'ennesima bufala giunta nel nostro calcio, ma la grande passione e competenza tecnica del preparatore dei portieri della Lazio, Adalberto Grigioni, unita alla grande disponibilità al lavoro di Fernando, riescono a colmare parecchie lacune tecniche.

    Grigioni compie un grande lavoro tecnico riprendendo e aggiustando l'interpretazione dei fondamentali tecnici che, grazie ad una ottima base coordinativa sviluppata nella “palestra della strada” in Sudamerica, portano Muslera in breve tempo a colmare le sue lacune.

    Successivamente il lavoro viene integrato in ambito situazionale completandone la formazione e portando Fernando ad essere uno dei migliori portieri a livello nazionale e mondiale, tanto che disputa un buon Mondiale in Sudafrica nel 2010 e crea i  presupposti per ripetersi, a breve, in Coppa America.

    Il lavoro tecnico è stato integrato anche con un lavoro fisico che pur preservando le sue caratteristiche fisiche lo ha portato a passare dai 75 kg agli 84 attuali che meglio si adattano alla sua altezza ed al ruolo che interpreta.

    Muslera è un portiere che con la caparbietà, tenacia e personalità ha superato i momenti più difficili di adattamento e ha “italianizzato” il suo modo di parare e di interpretare la gara. Ora a quasi venticinque anni, età nella quale i portieri iniziano a raggiungere una buona maturazione, e con quasi 150 partite disputate nel nostro massimo campionato, è un portiere completo in tutti i fondamentali tanto da diventare un numero 1 appetito anche all'estero da club ricchi e di primo livello.

    La descrizione della metamorfosi di Muslera dimostra ancora una volta quanto sia ancora viva la “scuola italiana” dei portieri e quanto un buon preparatore dei portieri possa influire notevolmente nella crescita dei propri allievi.  A questo però deve essere aggiunto però da parte delle società la perseveranza e il coraggio di far giocare i giovani in cui credono, pazientando e concedendo loro i giusti tempi di maturazione”


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