Eddy Onazi, centrocampista della Lazio, si confessa a 360° ai microfoni di Lazio Style Radio: 'Amo il calcio da quando sono piccolo. Mio padre sperava che diventassi un avvocato, un ingegnere, quindi voleva che studiassi. Mia madre invece mi ha aiutato a nascondere a mio padre il fatto che andassi a giocare a pallone, ad allenarmi. A scuola comunque andavo bene, quindi mio padre era soddisfatto. Il fatto è che, a volte, ciò che vogliono i tuoi genitori non corrisponde a ciò che vuole il Signore, e quindi... eccomi qua. Ho iniziato come un centrocampista offensivo, poi sono passato a terzino, infine mi hanno spostato sulla mediana. Sicuramente sono tornato dal Sudafrica (dove ha vinto la Coppa d'Africa con la sua Nigeria, ndr) molto cambiato, ma è ora che sto iniziando a giocare di più che le cose vanno meglio. Voglio migliorare sotto ogni punto di vista: nei passaggi, nel modo di stare in campo, nel dribbling e anche nel tiro, così da segnare di più. Se ti trovi alle radici dell'albero, non puoi pretendere di saltare direttamente alla cima. Bisogna lavorare molto'.

'Per me è impossibile avere timore nel manifestare la mia fede - afferma Onazi -, al Signore bisogna sempre dire grazie perché lui è il proprietario della nostra vita. Il derby con la Roma? Una sfida che conoscevo già quando ero in Nigeria, dove ci sono molti tifosi laziali'