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Lazio:| Rocchi prenota la storia

Lazio:| Rocchi prenota la storia

 

Sette anni di Lazio, ha aperto l’ottava stagione con una tripletta ai macedoni del Rabotnicki e adesso vede il traguardo sognato da diversi mesi. Novantanove volte Rocchi. Gli manca un gol per toccare quota 100, è già entrato nella storia del club biancoceleste.

« Un’emozione fortissima » ha raccontato giovedì notte nell’Arena Filippo II di Skopje. Tommaso è il quinto bomber di sempre, preceduto solo da grandissimi campioni. S’è avvicinato a Bruno Giordano, che aveva realizzato 108 gol con la Lazio prima di trasferirsi al Napoli di Maradona. Chinaglia si era fermato a 122, Signori aveva scavalcato Long John arrivando a firmarne 127 prima del suo burrascoso divorzio. In vetta, con 150 gol, appare irraggiungibile Silvio Piola, leggenda del calcio italiano e che ha dato il suo nome allo stadio del Novara, tornato in serie A proprio quest’anno e dove la Lazio di Rocchi si presenterà il 15 aprile 2012. 

MEDIA - Non ha mai smesso di segnare il capitano, primo acquisto indovinato di Lotito in quel famoso 31 agosto del 2004, centravanti con i movimenti da manuale del calcio e leader morale del gruppo. Un bravissimo ragazzo, non solo un giocatore di grande intelligenza, capace di vivere da protagonista i momenti più belli nella storia recente della Lazio, ma anche di attraversare le burrasche e i periodi più complicati dell’attuale gestione. Una galleria di prodezze testimoniata dalle foto e dai numeri, che difficilmente tradiscono. Rocchi è andato sempre in doppia cifra, ha realizzato 11 gol anche nel 2008/ 09, la stessa stagione dell’esplosione di Zarate, e altri 10 nel 2009/10, quando Ballardini lo aveva confinato al ruolo di quarta punta (dietro al fantasma di Cruz) e la Lazio annaspava in zona retrocessione. Solo 3 gol nel campionato passato, ma pesantissimi: il primo al debutto dell’Olimpico con il Bologna il 12 settembre e gli altri due, decisivi per garantirsi l’Europa League, con Genoa e Lecce negli ultimi 180 minuti. Nel mezzo un girone d’andata passato in panchina a guardare Floccari e Zarate (oggi sul mercato) e quasi tutto il ritorno perso per un infortunio al ginocchio all’inizio sottovalutato. E pensare che qualche tempo fa anche all’interno di Formello avrebbero voluto mandarlo in pensione. Sarebbe stato un altro dei tantissimi errori compiuti in quei sei mesi di anticalcio partoriti nel periodo compreso tra l’addio di Rossi e l’arrivo di Reja

ESORDIO - Nel settembre 2004, quando arrivò dall’Empoli dove giocava con Di Natale e Maccarone, Caso cominciò a impiegarlo da attaccante esterno. Diventò quasi subito centravanti per fare coppia con Di Canio. Il primo gol dei 99 realizzato in Coppa Uefa sul campo del Metalurg Donetsk il 16 settembre, il primo in campionato sei giorni dopo al Rigamonti di Brescia, il primo nel derby con la Roma il 6 gennaio la sera del debutto in panchina di Papadopulo, con cui diventerà titolare fisso. 

CHAMPIONS - Nell’estate 2005, con l’avvento di Rossi, Rocchi-Pandev (in staffetta con Di Canio) diventa la coppia d’attacco che trascinala Lazio. Tommaso firma 16 gol nel campionato concluso al sesto posto, qualificazione Uefa cancellata dallo scandalo di calciopoli. E nella stagione successiva si ripete, 3 in reti in Coppa Italia e 16 in serie A, la stagione più prolifica: gol pesantissimi, perché la Lazio si piazza terza e si qualifica ai preliminari di Champions League. Stesso bottino anche nel 2007/08 ( 14 in campionato, 4 in Champions, 1 in Coppa Italia ) che gli vale la fascia di capitano della nazionale olimpica a Pechino. Una frattura al perone compromette in parte il campionato successivo, che Rocchi conclude segnando 9 gol. Ma la rivincita cinese è servita con la prodezza che vale la Supercoppa italiana. Mourinho ko, secondo trofeo per la Lazio di Lotito

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