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  • Lazio, Zarate:| Sbagliato lasciarlo andare

    Lazio, Zarate:| Sbagliato lasciarlo andare

    • M.A.

    Gira e rigira, tutti noi laziali stiamo assistendo al pirotecnico show di mercato messo in piedi dalla compagnia Lotito-Tare-Reja con animo oscillante fra il piacevolmente sorpreso e l'incredulo. Sui 'però, chi l'avrebbe mai detto?' o sui 'Chissà che c'è sotto' predomina comunque un basilare interrogativo: quale sarà il destino di Zarate? Sarà pur vero che Maurito da tempo è un separato in casa la cui vita si sovrappone a quella dei compagni solo in quelle (poche) decine di minuti durante le quali l'allenatore lo tiene in campo prima di sostituirlo. Però resta il fatto che Zarate è l'unico vero potenziale crack della Lazio, un giocatore che persino in una stagione negativa come l'ultima si è rivelato decisivo per non crollare sotto i colpi degli arbitri e delle paure di Reja. Per cui noi tifosi vogliamo capire se e come la tessera-Zarate sarà inserita nel mosaico che la trimurti biancoceleste sta caoticamente realizzando.

    L'impressione è che per Maurito non ci sia più posto e che la decisione di mandarlo via sia stata presa da Lotito contestualmente a quella di confermare Reja. Tale impressione è rafforzata dalle mosse di mercato della strana coppia Reja-Tare (un dalmata e un albanese), in quanto all'incompatibilità caratteriale fra giocatore e tecnico si va adesso aggiungendo quella tecnico-tattica delineata dalle scelte di elementi inadatti sia al 4-2-3-1 sia al 4-3-1-2, unici schemi declinabili con la presenza di Zarate. Secondo me - spero di sbagliarmi - Reja ha in mente di tornare a un prudentissimo 3-5-2 (e/o 5-3-2) con uno schieramento composto da Marchetti; Biava-Dias-Radu; Konko-Cana-Ledesma-Hernanes-Lulic; Klose-Cissé. Gli 11 titolari avranno 11 omologhe riserve: Bizzarri; Diakité-Stendardo-Zauri; Gonzalez-Brocchi-Matuzalem-Mauri-Cavanda; Kozak-Rocchi. In nessuna di queste due formazioni ci sarebbe posto per Maurito.

    Non mi stupirei se Zarate, il cui costo (22 milioni) è già stato abbondantemente ammortizzato nei primi tre anni, venisse ceduto a una Juve orfana di Aguero per 12-13 milioni: Reja sarebbe contento e il bilancio non verrebbe appesantito da minusvalenze. Non essere stupito non mi impedirebbe di essere deluso e amareggiato da una mossa il cui significato andrebbe oltre quello tecnico. Perché rinunciare a una bandiera come Zarate per consegnare la Lazio a Reja e a Tare proprio nel momento in cui Lotito sembra aver finalmente scoperto la lazialità - leggi accordo con la Polisportiva nel settore della comunicazione - avrebbe lo sgradevole sapore di un'inspiegabile contraddizione.

    (Il Tempo)

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