'Il Paese è in sofferenza e se dovessero chiedermi di fare un passo avanti per sostenere il sistema o accelerare il progetto di cambiamento, valuterei l'opportunità'. L'amore per la Lazio e per il calcio resta forte, ma il presidente Lotito non esclude di scendere in campo anche in politica, pronto per un ruolo attivo sempre ci sia interesse nei suoi confronti. 'Non mi voglio candidare, ma se c'è una progettualità seria non vedo perché non dovrei rendermi disponibile. Lo feci già qualche anno fa per la Lazio e sono riuscito a risanarne i conti. Insomma, l'esperienza non mi manca'. Un possibile impegno politico che comunque non gli fa dimenticare quanto c'è ancora da fare per il club che presiede. Uscire senza macchia dai fatti di Calciopoli è una priorità per Lotito, che non ha intenzione di nascondersi dietro la prescrizione. 'Ci rinuncerò perché voglio che emerga in modo chiaro che sono completamente estraneo ai fatti - spiega il presidente biancoceleste -. Non ho mai parlato con nessuno, né arbitri, né designatori: ero appena entrato nel calcio. Scrissi solo una lettera all'allora presidente della federazione a cui chiesi di intervenire per non fare saltare il sistema'.

Ieri, intanto, il procuratore federale Palazzi ha deciso di archiviare il procedimento nei confronti del presidente della Lazio, che, dopo essere stato sospeso dalla carica di consigliere in seguito alla condanna per frode sportiva subita in primo grado a Napoli nel processo a Calciopoli, si era rivolto alla magistratura ordinaria. Ribadita piena fiducia in Mauri, Lotito è poi tornato a parlare del mercato in uscita e in particolare di Zarate. 'Io sono per salvaguardare il patrimonio, la Lazio non ha interesse a cederlo. Se dovessimo ricevere un’offerta indecente? Ci si potrebbe pensare, sempre nell'ottica di rinforzare la squadra, però'. E su Diakitè, che in molti danno già sulla strada di Milano sponda Inter, Lotito ha, almeno per adesso, una posizione 'morbida'. Si fida di quanto dichiarato da Moratti, che ha confermato di non voler soffiare il giocatore alla Lazio a parametro zero.

(Corriere della Sera - Edizione Roma)