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  • Lazio: tanti colpevoli, pochi risultati

    Lazio: tanti colpevoli, pochi risultati

    • M. A.

    Altro che anno della Lazio, da un paio di mesi la presunta fortuna che aveva aiutato i biancocelesti nel girone d’andata ha voltato le spalle alla banda di Petkovic. Anche ieri a Parma l’episodio positivo non è arrivato e così la squadra scivola all’ottavo posto. Per colpe sue e anche per quel pizzico di «sfiga» che accompagna da sempre il club più antico della Capitale. Il gol annullato all’ultimo secondo a Kozak, colpevole di averne falliti almeno un paio nei minuti precedenti, è un concentrato di quanto detto finora. Capiterà un giorno in cui la Lazio vincerà una partita (invece di perderla) per una rete segnata in millimetrico fuorigioco all’ultimo secondo? Bah, a questo punto la speranza si affievolisce perché il colpo da fuoriclasse dell’assistente Galloni dell’arbitro Calvarese è l’ennesimo segnale che il periodo nero non è finito. Anzi l’urlo strozzato dei cinquecento tifosi e di quanti stavano seguendo la partita davanti alla tv è la conferma che tutto gira nel verso sbagliato.

    Certo, ci sono anche i problemi. Tanti. Può una squadra che non vince in trasferta dal 22 dicembre aspirare a un posto in Europa? No. Può una squadra che ha il dodicesimo attacco del torneo riuscire a guadagnare una delle prime cinque posizioni? No. Può una squadra in cui i due giocatori migliori, Hernanes e Klose, sono spariti con l’arrivo dell’anno nuovo? No. Può una squadra che raccoglie 13 punti in 15 partite del girone di ritorno andare in zona Uefa? No. Risposte fin troppo chiare a cui vanno aggiunti i demeriti della società che ha sottovalutato i guai di una rosa troppo vecchia crollata come nelle due precedenti primavere. Senza dimenticare anche gli errori di Petkovic che sta mostrando preoccupanti amnesie nel gestire il momento difficile. Perfetto quando tutto andava bene, deleterio quando, invece, c’è da trovare soluzioni interne per sopperire agli infortuni e alle squalifiche.
    Ecco così spiegato un crollo senza giustificazioni, con tanti colpevoli e la certezza che ancora una volta la fortuna si sia schierata contro la Lazio. Ora restano quattro partite di campionato per ritrovare qualche giocatore in condizione accettabile come Mauri, Klose ed Hernanes ed evitare di rendere ancora più difficile la finale di Coppa Italia. Inoltre, bisogna migliorare l’attuale ottavo posto per non far diventare la stagione da straordinaria a fallimentare in pochi mesi. 
     
    (Il Tempo)

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