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  • Lazio: tutti pazzi per Keita

    Lazio: tutti pazzi per Keita

    • M. A.

    Corre, Keita. Corre e non si ferma più, confortando un popolo laziale mai come ora deluso e scoraggiato. Per la prima volta da quando, ormai quasi due mesi fa, hanno salutato il Profeta Hernanes in fuga verso l’Inter, i tifosi biancocelesti possono sorridere. La Lazio ha trovato una nuova stella: si chiama Baldé Diao, ha compiuto 19 anni nel giorno della festa della donna e qualcuno l’ha già ribattezzato il Profetino forse per scacciare via l’incubo Hernanes.

    Corre, Keita. E nessuno riesce a fermarlo. Se ne sono accorti Dessena e Pisano domenica sotto il sole della Sardegna, ma anche molte altre difese italiane e straniere. Keita corre, dribbla, regala assist ai compagni e fa anche gol: quattro finora nelle 16 presenze in campionato (con Napoli, Parma, Chievo e appunto Cagliari) e un altro in 8 gare d’Europa League (nella sfortunata partita di Sofia con il Ludogorets).

    Keita matura in fretta. Arrivato a Roma nell’estate 2011 per 300mila euro – il premio di formazione pagato da Lotito al Barcellona come spiega Il Tempo – in due anni e mezzo ha fatto passi da gigante. Subito decisivo la scorsa stagione nella Primavera campione d’Italia con mister Bollini, subito importante in una prima squadra mai come ora alla ricerca di un nuovo trascinatore. I tempi delle bravate spagnole – nel 2010 uno scherzo fatto ad un compagno in ritiro (un cubetto di ghiaccio nel letto) gli costò l’addio anticipato alla Cantera del Barça destinazione Cornellà, dove segnò 47 gol in una stagione meritando la fascia di capitano della nazionale catalana under 16 – sembrano lontani anni luce.

    Corre, Keita. A Formello ha conquistato in fretta la fiducia di Petkovic e ora anche quella di Reja, imparando dagli errori – vedi il diverbio col «senatore» Radu durante la partita col Trabzonspor, con successiva esclusione punitiva per la gara contro il Livorno – per crescere in fretta. Ora aspetta il passaporto comunitario (atteso per l’estate) e poi aspetta con ansia l’esordio con la maglia della nazionale spagnola – scelta con convinzione ma solo dopo averne spiegato le ragioni alla federazione senegalese – e soprattutto la partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, sogno mai nascosto dal giovane Baldé Diao.

    Nel frattempo Keita può godersi la Lazio, le gioie in campo e le serate con Tounkara (altra stellina attesa da Reja), Felipe Anderson e Perea. Le esclusioni dei primi mesi con Reja – solo due volte titolare nelle prime nove gare di campionato – sembrano distanti anni luce. Le ultime prestazioni (sempre positivo in coppa, tra i migliori nella disfatta contro l’Atalanta e decisivo a Cagliari) hanno definitivamente convinto Reja e i tifosi biancocelesti: non è un caso se, dati alla mano, le magliette del giovane spagnolo sono le più richieste dopo quelle del mito Klose. Lotito lo sa e ha già preparato il nuovo contratto: al momento Keita guadagna 250mila euro a stagione (premi esclusi) fino al 2017, il presidente biancoceleste gliene offrirà 400mila (un aumento del 60 per cento) magari con il prolungamento di una stagione. Keita corre. La Lazio ha trovato una nuova stella.

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