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  • Lazio: un casting per il partner di De Vrij

    Lazio: un casting per il partner di De Vrij

    • M. A.
    È partito con Cana, si è assestato con Gentiletti, si è ritrovato per caso con Ciani e presto verrà provato con Radu: Stefan de Vrij è in cerca di partner. E non uno qualsiasi, serve l’altra metà. Cioè un centrale che completi l’olandese, compensando i suoi punti critici: la velocità e l’anticipo. Per ora ha cambiato tre compagni, tenendo costante la sua crescita. Contro il Sassuolo si è rivisto il centrale che aveva sorpreso in Brasile, miglior difensore del Mondiale. 'Mi godo in pieno l’esperienza in Italia, è un paese bellissimo – le parole di Stefan, in Olanda per la doppia sfida con Kazakistan e Islanda -. Sto cominciando a capire i meccanismi difensivi, diversi dal calcio olandese. A Roma sono felice, mi piace giocare e mi diverto. Cerco di apprendere tutto il più in fretta possibile per migliorare'.
    Felice e forse un po’ confuso: tra infortuni e bocciature la difesa della Lazio non è stata quasi mai uguale a se stessa e ha preso sette gol in sei partite. Chi può aiutare il 22enne oranje a sistemare il reparto? Il casting di Pioli è ampio, tenuto conto che - come spiega il Corriere della Sera nell'ed. romana - per età e caratteristiche, de Vrij non è uno che fa reparto da solo e che Gentiletti non sarà disponibile per mesi. Gli aspiranti sono in fila: Cana, squalificato per Firenze, ha il piglio da leader, ma non è un difensore puro; Novaretti è infortunato e contro l’Udinese non ha convinto; Ciani è un «esubero» reintegrato per necessità; Radu era un centrale da giovane, ma fa il terzino da quasi cinque anni. In più c’è Braafheid, opzione a sorpresa, che in passato è stato anche centrale.
    A meno di cambi di modulo (può essere la difesa a tre, dopo tre mesi di prove con i quattro dietro?), Pioli proverà in prima battuta Ciani. La coppia di giganti garantisce fisicità ma non velocità, requisito essenziale ad una difesa molto alta come vuole il tecnico. Radu è veloce, ma con il rumeno ci sono altri problemi: la scarsa confidenza con il ruolo e, soprattutto, «non è un dominante», come dice Delio Rossi, l’allenatore che nel 2008 prese Radu dalla Dinamo Bucarest. La scelta è delicata, rivedibile solo a gennaio. Può valere una stagione.

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