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  • Laziomania:| Sfatiamo il tabù Catania

    Laziomania:| Sfatiamo il tabù Catania

    La Lazio affronta Diego Pablo Simeone in un confondersi di ricordi ed emozioni. Forse il giocatore di maggior carattere degli ultimi anni nella rosa biancoceleste, che con il suo colpo di testa su cross di Juan Sebastian Veron al 'Delle Alpi' permise alla Lazio di aggiudicarsi uno scudetto conquistato sul campo e non. La squadra di Edy Reja si troverà di fronte una squadra che in casa, al 'Massimino', conquista ogni anno la propria salvezza. Gli etnei sono vicini ad un traguardo che la città isolana merita, del resto la serie A è una cornice nella quale Catania sta a pennello. Ma Maxi Lopez e compagni affronteranno una squadra in salute, la Lazio, che dopo la vittoria sul Parma ha riconquistato il quarto posto e non vuole mollarlo.

    Ogni week-end da qui alla fine di questo campionato sarà decisivo, e Ledesma e compagni non dovranno mancare nemmeno un colpo cercando in qualche modo di mantenere quel vantaggio che alla fine potrebbe essere decisivo. La matematica ancora non aiuta, ma i laziali non devono fare conti: ogni gara, ogni 90' che trascorreranno, dovranno essere dei passi più o meno grandi che avvicineranno la Lazio ad una meritata qualificazione in Champions. Catania è solo il primo dei sei ostacoli da superare. Non sarà agevole: la prima squadra della Capitale non vince al 'Massimino' in serie A dal 1961. Cinquanta anni e un tabù da sfatare, ma il momento è quello giusto, l'obiettivo importante e non così lontano.

    L'unità e la compattezza sembrano essere state ritrovate, e da qui si deve ripartire per raggiungere metro dopo metro il traguardo. Reja sembra aver deciso per una squadra più sbilanciata tornando indietro nel tempo, ad una Lazio dei record, quella che ad inizio campionato non riusciva a far altro che vincere ma un po' sbilanciata in avanti; la squadra che piace i tifosi, i quali hanno sempre chiesto, da inizio stagione, due punte come Zarate e Floccari, con Hernanes e Mauri a centrocampo, la grinta di Brocchi e l'intelligenza tecnico tattica di Capitan Ledesma e una difesa arcigna (tra le migliori del campionato). La Lazio, insomma, non dovrà far altro che essere se stessa.

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