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  • Laziomania: approccio da Horror
Laziomania: approccio da Horror

Laziomania: approccio da Horror

  • Marco Anselmi
La Lazio perde a Catania e perde male. Pronti via la squadra di Reja è già sotto. Bastano 40” per lasciare solo Izco dentro l’area di rigore che al volo batte Berisha. Incredibile pensare ad un gol preso in questo modo: la difesa era schierata perché la gara appena iniziata, tutti gli effettivi in campo erano nella metà campo difensiva eppure la Lazio era scoperta. Un approccio da film Horror che lascia tutti interdetti.
La squadra poi migliora ed arriva al gol alla fine del primo tempo paradossalmente quel gol ha cambiato le sorti della gara perché un impalpabile Mauri si è guadagnato la conferma nel secondo tempo proprio grazie a quella marcatura. Nel secondo tempo non cambia nulla a parte che la Lazio resiste 5 minuti prima di tornare sotto ma questa volta, nella seconda parte di gara, non reagisce, è completamente in balia degli etnei. Reja non cambia, aspetta troppo e la squadra finora non ha trovato benefici dall’inserimento di Mauri sia nel secondo tempo del derby sia nella gara di ieri al Massimino. Keita è giocatore che permette un cambio di marcia, cosa che, non può accadere con un giocatore poco mobile di suo e che non gioca con continuità da troppo tempo. La Lazio ha bisogno di punti non di rigenerare giocatori, se l’obiettivo è quello di andare in Europa non può permettersi di lasciare punti in giro per l’Italia. Questo per la Lazio è il momento di vincere e per vincere ora serve Keita soprattutto in un reparto, quello avanzato in cui Klose sembra pensare ad altro: troppo solo è vero, poco servito ok, ma l’impegno non sembra massimo. 
Arriva la prima sconfitta del Reja versione 2.0, peccato perché i due impegni prima della Fiorentina, non erano proibitivi, anzi, Catania e Sassuolo erano partite da vincere, ne manca una e servono i tre punti a tutti i costi.

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