Il primo obiettivo stagionale è stato centrato: la Lazio passa ai sedicesimi di Europa League con un turno di anticipo. Sono lontani i tempi in cui la competizione europea era un peso, in sui si perdeva con il Salisburgo o bisognava attendere i risultati delle altre squadre per dirsi qualificati. Quest'anno qualcosa è cambiato: sembra che la Lazio ci tenga davvero, che abbia voglia di andare avanti, di dimostrare che può dire la sua anche in questa competizione.

Alla estrazione dei gironi le sensazioni non erano state positiva: il gruppo J sembrava quasi un quartetto da Champions, e la Lazio non partiva favorita. Invece la Banda Petkovic ha dominato dall'inizio alla fine, mostrandosi superiore ad ogni avversario incontrato. Ieri, nella fattispecie, con autorevolezza ha condotto la gara per 90', ma la scarsa vena realizzativa di Kozak, che solitamente ha maggiore fortuna, ha bloccato la Lazio sul un pareggio a reti bianche.

A Maribor ci si giocherà dunque il primo posto nel girone; vincendo con gli inglesi la Lazio sarebbe stata in testa matematicamente, e la gara in Slovenia non avrebbe avuto davvero senso alcuno. E invece bisognerà provare a vincere, anche se potrebbe bastare anche il pareggio. Certamente uno scoglio non difficile da superare, visto che la sconfitta di ieri contro il Panathinaikos ha escluso il Maribor da ogni possibilità di superare il turno.

Il momento positivo della Lazio, quindi, continua: la squadra biancoceleste sembra essere definitivamente uscita da un momento non facile, è tornata a correre e continua ad ad offrire un ottimo calcio. Martedi ci sarà l'Udinese, un altro scoglio da superare e una vendetta da consumare, visto che per due anni consecutivi i bianconeri hanno sottratto (con merito) il posto in Champions ai laziali.