Si avvicina Natale, e la Lazio ha già fatto il primo regalo. Ci ha pensato Reja, la squadra tutta a confezionare il pacchetto, e Fernando Muslera a consegnare il presente alla Juventus, che da parte sua ringrazia, si porta al secondo posto e raggiunge i biancocelesti e il Napoli. Da molte parti in casa Lazio, partendo da Lotito, si è detto che questo pareggio non sposta nulla e che la squadra capitolina è sempre al secondo posto in classifica.

Forse le dichiarazioni del presidente, che fanno il paio con quelle di alcuni calciatori, sono state rese per non abbattere un ambiente che l'autorete del portiere uruguaiano ha lasciato a dir poco basito. Ma quella sconfitta, quel punto perso, cambia e molto. Cambia dal punto di vista psicologico, perché perdere una partita così può lasciare qualche strascico (e ci auguriamo non sia così). Cambia dal punto di vista della classifica, perché un punto avrebbe lasciato a tre lunghezze di distanza la stessa Juve e avrebbe permesso alla Lazio di mantenere il secondo posto in solitaria un punto sopra al Napoli.

Ora si rischia di vedere sfuggire tutto quello che si è creato in questa prima parte di campionato. A tre giornate dalla fine del girone d'andata, la Lazio non può nascondersi dietro un dito: tutto ciò che è stato fatto e la posizione di classifica (che poteva essere addirittura migliore) non è né frutto del caso, né della fortuna. Però domenica ci sarà l'Udinese all'Olimpico, i friulani sono in gran forma mentre la Lazio è in fase calante, nelle ultime sette partite ha collezionato solo 8 punti, ma è necessario vincere per rimanere lì, per non vanificare tutto quello che si è conquistato finora.

Di doni la Lazio di Reja ne ha già fatti troppi, regalando una gara al Cesena, non entrando in campo concentrati al derby e facendosi beffare a Torino da Krasic: quei sette punti in più ora avrebbero fatto la differenza. La generosità biancoceleste è già stata dimostrata, ora avanti con il cinismo e con la voglia di vincere, scrollandosi di dosso le paure della stagione scorsa e non rinunciando a giocare rimanendo in balia dell'avversario. La Lazio è forte e ha la possibilità di continuare la sua corsa: lo sanno quasi tutti, che se ne accorga anche chi va in campo.