La Lazio arriva alla sosta con 6 punti nelle ultime due gare. Bottino pieno per una squadra che sembrava essere in difficoltà dopo alcuni risultati negativi. I 3 punti raccolti nelle prime quattro gare avevano messo in difficoltà il tecnico che ha dovuto rinunciare ai suoi programmi iniziali per cercare quello che più conta nel calcio: i punti, i risultati e un miglior posizionamento in classifica.
 

La filosofia contro il pragmatismo e come spesso accade nel calcio a vincere è il secondo, l’ordine inverso non ha portato mai a grandi risultati a meno che non si parli del Milan di Sacchi, del Barcellona di Guardiola o di altre (pochissime) realtà che sono al di fuori di ogni tipo di paragone con la società biancoceleste. Pioli ha vinto le ultime due gare abbandonando una metodologia di gioco, un ideale nato ad Auronzo di Cadore e per il momento accantonato per far spazio alle vittorie. Per fare il 4-3-3 e per farlo a modo suo ci sarà tempo ora è tempo di mettere fieno in cascina perché l’obiettivo del tecnico della Lazio è quello di arrivare in Europa visto che, come detto dallo stesso allenatore, in caso di non raggiungimento di una competizione europea come dichiarato dallo stesso Pioli in sede di presentazione si dimetterebbe.   

Quindi per ora sconfessare la sua filosofia di gioco è la scelta più corretta e non importa se qualche giocatore ha convinto il tecnico a giocare in maniera differente dal solito, meno dispendiosa ed è importante invece che lui l’abbia capito. Il pragmatismo paga, la vittoria fa felici tutti, squadra, tifosi e società. 

Perde la filosofia è vero ma a vincere è la Lazio.