Calciomercato.com

  • Laziomania: Juventus-Keita, scippo? No, grazie: fino a qui tutto male

    Laziomania: Juventus-Keita, scippo? No, grazie: fino a qui tutto male

    • Luca Capriotti
    Scippo? No grazie. La vicenda Juventus-Keita esce allo scoperto, e diventa grave, gravissima. Il  ds Tare in prima persona ha accusato il club bianconero di aver trattato Keita senza aver prima interpellato la società. Per una vicenda simile, il Liverpool ha mollato l'acquisto di van Dijk con tante scuse in comunicato ufficiale. La Juventus sarà da meno? Quello che è certo è che una vicenda di mercato intricata sta deflagrando. Tare ammette che per Keita si sono fatte avanti 3 società (Milan e Inter, più una società X), con offerte tra i 30 e i 45 milioni: una plusvalenza mostruosa per Lotito, che deve solo scegliere a chi cedere il suo pupillo. O cercare di farlo rinnovare, per rinforzare la posizione della società (comunque nell'ottica di una futura cessione).

    Ma la Juventus si è mossa con il procuratore, questa l'accusa, grossa e pesante come un macigno. Le voci che corrono parlano della volontà bianconera di prendere il giocatore a 0 o a pochi milioni (10, non di più), costringendo la Lazio ad un braccio di ferro con procuratore e calciatore fino al 31 agosto. Dio ce ne scampi. L'esterno chiaramente preferirebbe la pista bianconera (la Juventus ovviamente è la società in Italia che vanta maggior fascino), anche per l'ambizione di competere ai massimi livelli (lecita, per altro). Ma sarebbe il caso di evitare sgarbi alla Lazio: il giocatore sa bene quanto deve alla società biancoceleste, sa bene quanto la Lazio lo ha aspettato, lo ha fortemente voluto, anche protetto. In qualche modo, visto che, al contrario di quel che si dice in giro, non è un ingrato, probabilmente farà di tutto per non far precipitare ulteriormente la vicenda. O meglio: Keita, fai di tutto per non farla precipitare ancora di più. Che già si sta raschiando il fondo. Un appello, una speranza, una richiesta.

    Tutto vero quello che dice Tare? Possibile, anche se il procuratore di Keita si preoccuperà di smentire. Un'altra caratteristica comune a tutte le tappe di questa vicenda: gli attacchi, le parate, le smentite sono all'ordine del giorno. Una specie di umana commedia, che coinvolge tutti, burattinai, burattini, protagonisti e vittime (ce ne sono? Forse i tifosi): il buon Calenda spesso addita giornalisti (con accuse anche piuttosto pesanti) perché non sarebbero in grado di dare una ricostruzione dei fatti reale. La società ha la sua, di ricostruzione dei fatti, e il ds Tare l'ha appena enunciata a Tuttosport: la Juventus sta provando lo scippo. Ora tocca al procuratore, o magari al fratello di Keita, rispondere, chiarire, provare a difendersi: nelle ultime querelle anche lui, sempre silenzioso al fianco dell'esterno biancoceleste, si è esposto, in particolare in merito all'incontro con Lotito, altra pietra dello scandalo. Di tutto questa fase start-up di mercato scandalistica e gridata ai 4 venti la Lazio non aveva bisogno: veniva da una stagione da incorniciare (tranne forse l'ultima partita col Crotone, che fatalmente ha decretato la B per l'Empoli), ma si trova impigliata nella cessione di 3 giocatori-chiave. Di cui uno, Keita, con tanto di risvolti ai limiti dell'articolo 95 bis delle NOIF. L'avevamo già scritto, ma forse è bene ribadirlo. Lazio-Keita: fino a qui tutto male.

    Altre Notizie