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  • Laziomania: la strada giusta per tornare indietro nel tempo

    Laziomania: la strada giusta per tornare indietro nel tempo

    La Lazio ha preso la DeLorean volante del film ‘Ritorno al Futuro’ ed è tornata indietro di qualche mese. La gara del Betengodi ha fatto ritrovare a Stefano Pioli, ai suoi tifosi e alla Serie A la squadra che lo scorso anno aveva fatto divertire tutti. Più forti dell’Hellas Verona, più forti del tabù trasferta contro i Butei e più forti anche dell’arbitraggio che oggi ha sbagliato un po’ troppo: Giacomelli ed il suo ‘staff’ non hanno visto un fallo su Marchetti sul gol di Helander, c’era almeno un altro rigore per la Lazio e qualche altro errore che non ha facilitato lo svolgimento della gara. Insomma, si poteva fare di più e meglio. Ma Biglia e compagni oggi volevano vincere e lo hanno dimostrato nel migliore dei modi con tantissime occasioni da gol create, un pressing alto ed una fitta rete di passaggi che hanno permesso a tutta la squadra di partecipare alla manovra d’attacco e di difesa. La Lazio dell’anno scorso è tornata, almeno per 90’, la continuità di risultati c’è stata ed ora serve anche quella di prestazioni. Aumenta la consapevolezza e con essa anche il punteggio in classifica. Pioli gongola guardando dall’alto molte avversarie Juve e Roma comprese, compagini che ad inizio stagione erano accreditate per la vittoria finale. Il campionato è ancora lungo ma è evidente che i biancocelesti stiano migliorando soprattutto nella forma, di conseguenza nel gioco e nel carattere. Ma non basta perché giovedì già si tornerà in campo contro il Saint Etienne, squadra che il Ligue 1 sta facendo davvero bene. Servirà lo stesso spirito, lo stesso cuore e la stessa determinazione: Continuità e consapevolezza, le parole magiche per tornare indietro nel tempo.
    Il ritorno di Biglia ha fatto maggiore serenità, Felipe sta migliorando, Kishna ha un piede sopraffino e Parolo è sempre più lui in attesa che torni de Vrij per amalgamare una difesa che ogni tanto balla. La Lazio sta tornando: passano i giorni, passano le partite e l’evidenza non può essere negata.

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