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  • Laziomania: Lombardi, Luis Alberto, Kishna, auguri e partitaccia

    Laziomania: Lombardi, Luis Alberto, Kishna, auguri e partitaccia

    Una partitaccia, quella che Inzaghi regala a Luis Alberto, Lombardi, e per uno scampolo di tempo a Kishna. Una partitaccia non per colpa loro, chiariamo subito: il Crotone è ordinato, cattivo, deciso, vuole il punticino e lotta come un toro per ottenerlo. E loro, là davanti, automatismi non ne hanno, vediamo come sono andati nel dettaglio. Che se c’era un motivo di interesse, oltre al risultato, erano proprio loro. 

    Lombardi -  Lui si batte e si sbatte tanto, tantissimo: è una specie di torello, Inzaghi lo libera, lui corre, sbuffa, fa a spintoni, guadagna con grosso sbattimento un calcio di rigore. Avrebbe pure segnato, secondo gol alla seconda da titolare: un dito oltre la linea della difesa, il guardalinee prova la chiamata della vita, nega a lui la gioia del gol, alla Lazio una partita più agevole. Però, quando Inzaghi lo richiama, ha dato fondo a tutte le sue riserve, una garanzia per meritarsi il rispetto dei tifosi. 

    Luis Alberto - Leggermente anemico (pallido da far paura, indicategli la via di Ostia, sul mare vicino Roma, per favore), nel gelo dell’Olimpico è un’apparizione. Uno dei motivi di maggior interesse della partita, fa capire subito una cosa: non è un esterno. Fa proprio fatica ad incanalarsi sui binari laterali: gli piace, tanto, tantissimo accentrarsi, servire assist. Ha la tecnica per mettere dentro bei cross (quello per il gol annullato di Lombardi è preciso e poteva essere decisivo), ma si vede che il suo terreno di caccia è un altro. La sua è una gara meno schiumante di quella di Lombardi, più pulita, a tratti più raffinata, come quando serve a Parolo un pallone delicious, che lui sparacchia su Festa. Nella ripresa va un po’ in tilt, quando le linee si otturano e le maglie si stringono lui fa più fatica, un po’ strozzato in un formicaio. Si può dire che non ha deluso, anzi, che tutto sommato è piaciucchiato? 

    Kishna -  Forse la sua prima partita discreta da quando vaga a Formello con la maglia della Lazio. Entra con una bella protezione palla, tocchi di qualità, bella presenza: potente, non punta quasi mai l’uomo (e non siamo abituati a vedere esterni che non puntano con insistenza), ma si guadagna perfino una palla gol con controllo pregevole e tiro stranino, mezzo strozzato mezzo delicato, che Festa devia con colpo di reni annesso. Si può dire che in campo è entrato forte, e ha fatto il suo. Certo, la D di Decisivo ancora non ce l’ha. Ma almeno non è un voto, quella D. E di questi tempi, è già una bella notizia, in questa partitaccia che il Crotone ha regalato alla Lazio, in questa prima di un lungo, lunghissimo (gennaio) 2017. 
    P.s. curioso che una delle partite più sofferte della stagione sia capitata proprio alla vigilia del compleanno della Lazio (oggi, 9 gennaio). Curioso, ma neanche troppo: i tifosi della Lazio lo sanno, che ogni loro vittoria, ogni loro traguardo, non può che essere vissuto così, trafelati, col cuore in gola, all'ultimo minuto.

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